Ad un mese esatto dalla firma del Decreto Interministeriale da parte di Toninelli, finalmente è arrivata anche la firma del Ministro Tria.
Trenta giorni per “siglare” un provvedimento già perfezionato. Questo è il Governo dei tempi biblici, altro che i proclami di qualche grillino abbagliato dai primi caldi estivi!
La cronistoria degli eventi dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi è ormai nota a tutti.
La Regione ha previsto 230 milioni di euro di investimenti complessivi, tra pubblico e privato. Altri 40 milioni di euro sono stati stanziati dal Decreto “sblocca Italia” del Governo Renzi.
Ciononostante, l’iter amministrativo era fermo e l’apertura dello scalo rischiava di rimanere un sogno nel cassetto.
Per questo, è bene ricordarlo, ho presentato una prima interrogazione parlamentare sullo stato dell’arte della procedura autorizzativa nel lontano novembre 2018.
Come se non bastasse, a causa degli ulteriori ritardi, abbiamo presentato una petizione online sottoscritta da oltre 1500 firme, ed eravamo addirittura pronti ad una grande manifestazione di protesta a Roma con i Sindacati e i Sindaci della Provincia sotto la sede del MIT, pur di sbloccare l’inaccettabile stallo amministrativo.
Senza questa pressione costante non ce l’avremmo fatta.
Eppure ci sono voluti mesi per firmare un Decreto già pronto, ma evidentemente finito nel dimenticatoio per ragioni politiche, e riesumato soltanto grazie alle nostre continue sollecitazioni.
Ora auspichiamo che Toninelli, che già da troppi mesi fa riposare sulla propria scrivania il progetto definitivo dell’allungamento della pista, non perda ulteriore tempo e conceda il definitivo via libera al decollo dello scalo salernitano.
LO scrive sulla sua pagina Facebook il parlamentare salernitano del PD Piero De Luca