‘L’articolo – scrive l’Avvocato nella sua rettifica- riporta la storia di una donna “sposata da 16 anni e madre di due figli, sottoposta dal marito, che è poi riuscito ad avere l’affido di entrambi i minori, a violenze fisiche e psicologiche”. (cit.)
In occasione del convegno “Dalla violenza intra familiare alla violenza istituzionale” tenutosi lo scorso 07 giugno presso il Palazzo della Provincia di Salerno, la psicologa del CIF (Centro Italiano Femminile) di Salerno, Dott.ssa Rosmarì Castaldi, portava all’attenzione della platea il dramma vissuto da questa donna soffermandosi, in particolare, sulle vicende processuali e sui parametri valutati in sede di affido dei figli minori.
Nonostante il riserbo e l’anonimato, le circostanze di luogo, di tempo e di fatto narrate, caratterizzano le medesime circostanze di un caso giudiziario, che mi coinvolge in quanto legale, ancora non concluso e per il quale sono in corso indagini.
Pertanto le affermazioni relative alle accuse di “violenze fisiche e psicologiche” mosse al marito, come riportate nell’articolo che si contesta, non essendo accertate da alcuna pronuncia passata in giudicato, devono ritenersi meramente presuntive se non destituite di ogni fondamento.
La pubblicazione dell’articolo, per come redatto, ha reso comunque riconoscibili ed individuabili le persone, anche minori, coinvolte nella delicata vicenda giudiziaria che, si ribadisce, è ancora sottoposta al vaglio delle Autorità Giudiziarie e, quindi, soggetta a riserbo. Ne p derivato un grave turbamento e disagio.
Da informazioni assunte, parrebbe che la vicenda narrata sia avvenuta in tempo ed in luoghi diversi dal quelli indicati dalla dott.ssa De Vita all’interno del proprio articolo.
Vi chiedo, dunque, di provvedere alle necessarie rettifiche a quanto riportato nell’articolo di cui in oggetto, apportando le dovute smentite e precisazioni.
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