Abbracciato da tanti calciatori che, spinti da quella curva magnifica, hanno reso alla grande a Salerno, il leader della Sud ha dimostrato ancora una volta il suo senso di appartenenza e, dopo aver colorato lo stadio Vestuti creando un’atmosfera magica, si è recato al Duomo per ricordare l’amico Carmine Rinaldi prima di dare il via al corteo con quei cori che hanno reso celebre lo stadio salernitano in tutt’Italia.
A mezzanotte fuochi d’artificio e ancora cori, poi non poteva mancare alla spiaggia di Santa Teresa dove ha intonato i cori alla fine delle partite tra le vecchie glorie. E dopo un’annata storta sotto il profilo tecnico e anche di tifoseria, spaccata su più fronti forse uno come Ciccio Rocco sarebbe quell’entusiasmo dal quale ripartire.