Staccata la spina. La lucchese calcio è morta. Ci si avvia al terzo fallimento in 11 anni. Niente serie C, probabile la ripartenza dall’Eccellenza ma attenzione, solo grazie al Tau calcio di Altopascio. Cancellata l’epica impresa sportiva di Favarin e dei suoi giocatori che sul campo si sono salvati malgrado 25 punti di penalizzazione. Stavolta niente scuse, la Lega si è mostrata molto collaborativa, sbloccati 250 mila euro di crediti. Ma non c’è stato niente da fare. Non è stata pagata nemmeno la tassa di iscrizione. Nel 2018 a 6 minuti dalle 19 la documentazione arrivò a destinazione. Stavolta, forse , non ci si è nemmeno provato. Ma il nuovo proprietario Ferrando? L’avvocato Angelo Massone che ha fatto da trait- d’-union con la città, ha dichiarato che i documenti e i soldi c’erano, ma è stato il fattore stadio determinante, il Porta Elisa non a norma avrebbe influito in maniera decisiva, gettando tutte le colpe sul Comune. Ma ormai non importa, il commissario giudiziale nominato dal tribunale ha scritto a Gravina per informarlo che il concordato non ha più ragione di esistere, sarà fallimento e di nuovo tra i dilettanti. Diversi gli esecutori, infinite le responsabilità per questa storia, comprese quelle di una città fredda e insensibile al pallone ma allo sport in generale.