Solo che come premio in palio non c’è una vincita in denaro ma la possibilità di pagare in breve tempo un bollettino postale che, di questi tempi, arriva anche in ritardo in casa degli utenti. Già, perché oltre al danno anche la beffa, con molti utenti, che non hanno mancato di protestare giustamente al di fuori della succursale, che si sono ritrovati con una bolletta da pagare del Servizio Elettrico Nazionale recapitata questa mattina o già scaduta o addirittura da pagare nelle prossime 24 ore.
Fatto sta che nella succursale di via Aversano si è assistita ad una vera e propria melina in totale disprezzo degli utenti che stavano pazientemente attendendo. Operazioni rallentate alla moviola proprio per creare disagio e impedire che gli utenti pazientemente in fila potessero fare le loro operazioni.
Da ben prima delle 18 gli sportelli erano stati drasticamente diminuiti da 7 a solo 3 operativi, con la melina che è diventata insopportabile dopo l’annuncio del direttore di succursale che alle 19,05 sarebbe stato impedita qualsivoglia operazione. Insomma, non sarebbe stato rispettato chi era già in sede e che era prenotato da ben prima dell’annuncio ufficiale del direttore.
Ebbene, da qui le proteste di chi alla fatidica ora X è stato mandato fuori dalla succursale pur avendo atteso il proprio turno da oltre un’ora per il pagamento di un solo bollettino. Anche questo un vero e proprio record. Una vera e propria interruzione di pubblico servizio. Peccato che nella fila in attesa non ci fosse stato un magistrato. I crismi per un fascicolo di indagine potrebbero esservi tutti. Alla fine, a pagare di tutto sono sempre i cittadini.