Sempre secondo quanto riferito dalla stampa allo stesso soggetto sarebbe stato imputata l’appartenenza di armi di fabbricazione artigianale utilizzate per atti di bracconaggio.
“I fatti così come riportati evidenziano un quadro inquietante – ha affermato il CABS – che mostra ancora una volta il livello del bracconaggio italiano. In tal senso non può non condannarsi il fatto che il soggetto avrebbe svolto la sua attività di Guardia Venatoria Volontaria“.
La legge italiana – ha specificato il CABS – consente ai cittadini, in genere appartenenti ad associazioni venatorie o ambientaliste – la possibilità di aver concessa la qualifica di guardia giurata, dopo aver frequentato apposito corso ed avere avuto rilasciato un permesso dalla Prefettura competente. Di fatto la vigilanza volontaria è alla base di una gran parte del lavoro svolto in Italia contro il bracconaggio. Stante quando appreso dagli organi di informazione l’uomo sarebbe stato in possesso di regolare porto d’armi.
N.B. = IL CABS È UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO CON SEDE A BONN SPECIALIZZATA NELL’ANTIBRACCONAGGIO. E’ ATTIVA IN ITALIA CON NUMEROSI NUCLEI, OLTRE CHE A MALTA, FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, CIPRO E LIBANO