Sono gli uomini che abbiamo visto in azione a Rigopiano, sulla nave Costa Concordia ed in altri mille scenari. Questo personale, altamente qualificato ed addestrato, riesce a portare a termine dei salvataggi nelle condizioni più estreme solo grazie ai lunghi anni di preparazione, ottenuta con lo svolgimento di corsi professionali ed addestramenti continui.
Ciò che ha portato questi uomini alla protesta è il frutto di un cattivo accordo sindacale. La modifica al riparto di un riconoscimento economico a favore di tutti i dipendenti del Corpo, in maniera equa, non ha garantito alcuna maggiorazione di quota per le posizioni lavorative di alta responsabilità con un livello di rischio molto più elevato, come veniva fatto, ormai in maniera regolare, da alcuni anni.
La cosa ancor più ingiusta è quella della retroattività che dovrà essere applicata dall’anno 2016.
In sintesi, dovranno rinunciare ad una remunerazione che ormai consideravano già propria.
Per il futuro, invece, non si prevede nulla di positivo. A questi valorosi uomini, nonostante siano stati inquadrati in un settore specifico, quello degli aeronaviganti, che in teoria li metterebbero in una condizione economica più vantaggiosa, l’ amministrazione di appartenenza ha messo a disposizione una cifra che, per gli stessi, risulta mortificante! Praticamente una doppia beffa! Tutto ciò andando contro a tutte le logiche di meritocrazia.
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