«Chiesi giovani ma non furono presi E Donnarumma restò per merito mio» alcuni passaggi di Bollini che dopo aver portato il Modena a un passo dalla riconquista della Serie C, ha trascorso un’estate da commentatore tv della Rai tra Mondiali U20 ed Europei U21. A margine della gara della Nazionale italiana di femminile all’Universiade Bollini, pungolato sui suoi trascorsi in granata e sul rapporto con Lotito, ha rimarcato con forza che all’Arechi non ha mai perso. Per l’ex trainer granata la sua esperienza a Salerno è terminata troppo presto anche perché – ha detto – ero arrivato a dicembre, con un clima difficile anche nello spogliatoio: nonostante tutto, con pochi ritocchi a gennaio facemmo un girone di ritorno con media playoff. Se si fosse pazientato un attimo, perché eravamo a tre punti dai playoff, credo che condividendo un mercato equilibrato a gennaio avremmo avuto chance per proseguire una stagione che a ottobre/novembre ci aveva portato dodici risultati utili consecutivi e tante rimonte. Però, la società può decidere in qualsiasi momento di esonerarti: a me fece male, lo ritenni ingiusto, ma nella vita bisogna saper accettare».
Lotito, l’ha più sentito? «Penso di essere entrato in un vortice di equivoci. Lui mi conosce come persona. Ho sempre allenato cercando di portare professionalità, impegno e onestà. Penso di aver portato i risultati alla Lazio ma anche a Salerno, perché in quelle due stagioni eravamo abbondantemente negli obiettivi. Mi dispiace perché con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto e mi sono fidato di un accordo che avevamo stipulato. Alla Lazio avevo tre anni di contratto, venni a Salerno e si interruppe tutto, con la promessa che ci saremmo dovuti rivedere. Conoscendo la sua abilità nella burocrazia e nel rispetto delle regole, per me la stretta di mano vale molto di più di tanti contratti. Credo che della mia forse si sia dimenticato».
Su Ventura non si sbilancia ma Bollini va in controtendenza rispetto alle parole di Lotito di qualche settimana fa: «A Salerno vogliono venire tutti i giocatori e gli allenatori. La piazza è straordinaria e la società è forte. È normale che ci siano delle aspettative e volontà dei risultati di un certo tipo. Questa tifoseria li merita. È incredibile come ancora oggi tanta gente mi fermi per dirmi cose carine».
E su un possibile ritorno in granata aggiunge: «Nella vita, mai dire mai. A Salerno sono stato bene. Quando metti il massimo impegno, sei leale e onesto, cosa che a me interessa molto nei rapporti, non li lasciamai un brutto ricordo»