Ladri a pochi centimetri dalla gente che dorme, via Calenda nel mirino

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Ancora ladri nelle abitazioni e questa volta con la gente in casa. L’ennesimo furto è avvenuto la notte scorsa in Via Salvatore Calenda, nel Parco Belvedere preso di mira costantemente dai topi d’appartamento. I malviventi riescono evidentemente ad agire indisturbati anche alla presenza degli inquilini che dormono probabilmente utilizzando sostanze venefiche.

La situazione – come ci segnala un cittadino di quel Parco – è diventata insostenibile. I ladri riescono ad accedere nelle case da ogni tipo di entrata (porte blindate, finestre, cancello) ed eludendo qualsiasi sistema di allarme o di serratura. Il timore dei residenti non è più quello di venire privati dei propri beni mobili o di vedersi danneggiati gli appartamenti di residenza quanto, piuttosto, l’essere privati della propria privacy e della serenità mentale e sicurezza che dovrebbe accompagnare chiunque si metta a letto dopo una giornata di studio o di lavoro”.

“Non oso immaginare – continua a scriverci Giuseppe – il terrore ed il panico che si possa provare svegliandosi improvvisamente nel cuore della notte, accorgendosi che qualcuno probabilmente armato, si sia avvicinato pericolosamente al proprio letto per sottrarre i beni presenti nelle immediate vicinanze oppure, che alzandosi per bere o andare in bagno si possa scorgere un estraneo nei corridoi”.

“Ancor più spaventoso è il pensiero (e ciò deriva dai rilievi effettuati negli appartamenti che hanno subito tali tipologie di furto) che questi banditi siano in grado di operare in maniera talmente subdola ed indisturbata a tal punto da picconare i muri portanti delle abitazioni per estrarre eventuali cassaforte contenute in essi. Eppure, la privata dimora, dovrebbe essere il luogo deputato alla tranquillità ed alla sicurezza di ogni individuo”.

“Sicuramente è questo un problema diffuso e non solo inerente a via Salvatore Calenda, peró credo che il fenomeno nel nostro caso stia prendendo delle dimensioni notevoli (nel giro di nemmeno un anno, in un parco composto da 20 famiglie, almeno 7 sono state vittime di queste “visite indesiderate”).

L’auspicio del nostro lettore è quello di sensibilizzare le forze di Polizia ad essere più presenti nella zona, un quartiere martoriato dai furti negli appartamenti.

5 Commenti

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  • a fratte e zona croce sono state istituite delle ronde notturne formate da 4 cittadini a notte x sette notti, in caso di sospetti informano la polizia comunicando la zona dove controllare.
    potrebbe essere un deterrente efficace, ma ci vorrebbero cittadini disposti ad organizzare l’operazione.
    non dovremmo sostituirci alle forze dell’ordine, ma essere di aiuto, come avviene a milano e provincia.
    la polizia in questo periodo si vede spessissimo in zona,ma evidentemente via calenda, via laspro e seripando costituiscono un territorio vasto e difficile da controllare.

  • non e’ tanto il trovarsi un ladro in casa il guaio,l’orrore e’ quello che viene dopo che lo hai sparato e ucciso,la legge italiana protegge chi ti viene in casa a rubare e condanna il povero cristo che si e’ difeso.

  • per Anonimo: La legge non ti condanna se per difenderti da un tentativo di omicidio, uccidi l’aggressore.
    Diverso è il caso di un ladro disarmato, non puoi ucciderlo perché la reazione sarebbe sproporzionata.
    Non dimentichiamo quello che succede negli USA, dove ogni anno muoiono a migliaia, spesso bambini, a causa delle tante armi private in circolazione. Usare un’arma, sparare ad un altro uomo, non è una cosa semplice; anzi, è molto traumatica.
    Nonostante la percezione, i dati del Viminale certificano che i furti in casa diminuiscono di anno in anno, grazie alla prevenzione delle forze dell’ordine.

  • per matteo io non so le intenzioni di chi mi viene in casa e con cosa e’ armato,una cosa e’ certa che introducendosi in casa mia non e’ certo uno stinco di santo ed io tra l’essere massacrato da uno o piu’ criminali a priori gli sparo,o facciamo come c’e’ il vecchio detto da ripetere per 3 volte “altola’ fermo o sparo ” un criminale mi ha gia mandato al creatore,quindi non prendiamoci per il di dietro se vuiene a casa mia a rubare sai che puoi essere ammazzato,poi i giudici che fanno la politica possono decidere nel merito,ma io gli sparo.

  • Per Anonimo:
    Facciamo il caso che io non piaccia a Salvini perchè ragiono diversamente da lui (e da te). Mi invita a casa sua e mi ammazza. Si difende dicendo al giudice che io gli ero entrato in casa. Con la legge che vorresti tu la farebbe franca, ma pensandoci bene risolvereste almeno il problema delle suocere… dei ladri non saprei!

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