La situazione – come ci segnala un cittadino di quel Parco – è diventata insostenibile. I ladri riescono ad accedere nelle case da ogni tipo di entrata (porte blindate, finestre, cancello) ed eludendo qualsiasi sistema di allarme o di serratura. Il timore dei residenti non è più quello di venire privati dei propri beni mobili o di vedersi danneggiati gli appartamenti di residenza quanto, piuttosto, l’essere privati della propria privacy e della serenità mentale e sicurezza che dovrebbe accompagnare chiunque si metta a letto dopo una giornata di studio o di lavoro”.
“Non oso immaginare – continua a scriverci Giuseppe – il terrore ed il panico che si possa provare svegliandosi improvvisamente nel cuore della notte, accorgendosi che qualcuno probabilmente armato, si sia avvicinato pericolosamente al proprio letto per sottrarre i beni presenti nelle immediate vicinanze oppure, che alzandosi per bere o andare in bagno si possa scorgere un estraneo nei corridoi”.
“Ancor più spaventoso è il pensiero (e ciò deriva dai rilievi effettuati negli appartamenti che hanno subito tali tipologie di furto) che questi banditi siano in grado di operare in maniera talmente subdola ed indisturbata a tal punto da picconare i muri portanti delle abitazioni per estrarre eventuali cassaforte contenute in essi. Eppure, la privata dimora, dovrebbe essere il luogo deputato alla tranquillità ed alla sicurezza di ogni individuo”.
“Sicuramente è questo un problema diffuso e non solo inerente a via Salvatore Calenda, peró credo che il fenomeno nel nostro caso stia prendendo delle dimensioni notevoli (nel giro di nemmeno un anno, in un parco composto da 20 famiglie, almeno 7 sono state vittime di queste “visite indesiderate”).
L’auspicio del nostro lettore è quello di sensibilizzare le forze di Polizia ad essere più presenti nella zona, un quartiere martoriato dai furti negli appartamenti.