Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha aperto la XXX Universiade 2019 presso lo Stadio San Paolo di Napoli. Il Vesuvio e il Golfo di Napoli ricreati attraverso giochi di luci e laser, la Sirena Partenope che vola sul San Paolo, il corteo con 40 migranti sbarcati a Napoli ad aprire la parata degli atleti.
La kermesse si concludera’ il 14 luglio prossimo. Stadio gremito, con circa 30mila spettatori, per lo show di inaugurazione, curato dal creativo Marco Balich, della Balich Worldwide Shows, e la regia e la direzione artistica di Lida Castelli, che a Napoli ha gia’ diretto lo show per l’America’s Cup World Series 2013. Solo la Curva B e’ rimasta vuota, perche’ occupata dall’allestimento delle scenografie.
Numeri da favola per lo spettacolo del San Paolo: 800 performer da 12 a 60 anni, 40 scuole di danza, 550 performer volontari, 1500 costumi, 463 persone di produzione da 19 Paesi diversi.
Le Universiadi sono uno dei piu’ grandi eventi sportivi che l’Italia ospita quest’anno. La Regione Campania ha ottenuto l’assegnazione dell’evento dalla Fisu (Federazione Internazionale dello Sport Universitario) a marzo 2016. Oltre 60 gli impianti sportivi coinvolti dall’evento, distribuiti in tutta la Regione, che sono stati ristrutturati per l’occasione grazie a un finanziamento complessivo da 270 milioni di euro.
Dieci giorni di gare, 18 discipline iscritte (atletica, calcio, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, judo, nuoto, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto, rugby a sette, scherma, taekwondo, tennistavolo, tennis, tiro a segno, tiro al volo, tiro con l’arco, tuffi e vela). Oltre 8mila atleti coinvolti da 128 Paesi, 2mila tra tecnici e dirigenti.
Piu’ di 6mila gli addetti alla sicurezza. Citta’ blindata per l’occasione, con una grande Ztl dedicata alle navette per gli atleti alloggiati nel villaggio sportivo allestito su due navi da crociera ancorate nel Porto di Napoli. L’edizione di Napoli e’ l’undicesima che si tiene in Italia, tra edizioni estive e invernali. La prima fu a Torino nel 1959, 60 anni fa.
Nel corso dello show, grande accoglienza per le delegazioni di Argentina e Uruguay, quest’ultima ha sfilato con uno striscione con la scritta “Tante grazie Napoli, Uruguay ti ama”. Ultima squadra ad entrare, da protocollo, l’Italia, sulle note di “Gloria” di Umberto Tozzi, accolta dal boato del San Paolo. Grandi applausi per la performance di Malika Ayane con “L’Italiano” di Toto Cutugno.
La cantante ha indossato un vestito onda di mare di Giorgio Armani ed ha accompagnato il momento dell’ingresso della bandiera portata da Bebe Vio, campionessa paraolimpica, con vestito rosso a simboleggiare il vulcano. Quindi il momento per il protocollo istituzionale, con il discorso del governatore della Campania Vincenzo De Luca, del presidente della Fisu Oleg Matytsin e del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha decretato aperti i Giochi della 30esima Universiade.
IL DISCORSO DI DE LUCA. I temi affrontati da Vincenzo De Luca sono stati tra i più diversi. Lo stesso politico salernitano ha deciso di parlare dei successi conseguiti per la realizzazione di questo importante evento e del lavoro delle istituzioni in merito allo stesso. Non è mancato poi un saluto alla piccola Noemi, la quale è presente stasera al San Paolo con i propri genitori. La bimba di 4 anni rimasta ferita durante un agguato di camorra a piazza Nazionale, nel cuore di Napoli lo scorso 3 maggio, mascotte dell’Universiade, che De Luca definisce una “piccola grande donna”.
In seguito il Presidente De Luca ha ricordato la grande storia universitaria della Campania. Passando dalla Scuola Medica Salernitana fino all’Università federico II, il Presidente ha voluto rimarcare l’attaccamento di questa terra con i valori più intimi della cultura e dello sport. Poi il saluto (fatto in inglese) agli atleti tutti e alle loro famiglie ed un invito a ritornare a vedere le bellezze della Campania anche nei prossimi anni nelle vesti di turisti.
“Buone Universiadi, viva Napoli, viva l’Italia unita” è stata la chiosa di De Luca.