Moggi si è soffermato sul momento storico della Salernitana, nella quale figura una sua vecchia conoscenza quale Angelo Fabiani, ai vertici del Messina quando Moggi era dirigente della Juventus.
“Ventura è una persona che ha avuto sfortuna in passato. Magari ha cercato di fare il salto più lungo della gamba entrando in Nazionale, ma complessivamente ritengo abbia fatto discretamente in tutte le squadre in cui è andato. Lo vedo bene alla guida della Salernitana, se la società fa la sua parte.
Sono convinto che recentemente sia mancato qualcosa, ma la salvezza è un traguardo fondamentale”. Moggi illustra cosa può fare la società per il definitivo salto di qualità: “In società figurano dirigenti bravi, devono collaborare con l’allenatore e dare indicazioni giuste. I tecnici sono bravi se hanno una società brava alle spalle, evidentemente la Salernitana non è stata tale nel passato”.
Capitolo multiproprietà: “Questo è un problema non molto complesso perché la multiproprietà se azionata bene permette di dare alla società di categoria inferiore giocatori che possono tornare alla casa madre, ma bisogna vedere se il lavoro viene fatto bene perché in caso contrario non serve”.
Chiosa finale sul neotecnico bianconero Maurizio Sarri: “Un allenatore è un professionista, ma quando stanno da una parte dovrebbero essere più frenati a fare determinate dichiarazioni. Adesso Sarri non la penserà come quando era al Napoli”.
Ha più oro lui al braccio e al mignolo che neanche un capo rom.
Anello al mignolo è la cosa più kitch che si possa vedere.
Strano che qualche suo seguace non abbia avuto desiderio di emularlo.