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Daspo a capo ultrà Avellino: sarà giudicato da Tar Salerno

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Mario Dell’Anno capo ultras dell’Avellino è pronto a far valere le sue ragioni dopo essere stato raggiunto da un Daspo e dall’accusa di violenza privata per i fatti accaduti durante la partita spareggio con il Lanusei. Partita che è valsa agli irpini la promozione in serie C. Nei confronti del 55enne è stato applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Lo storico capo ultras biancoverde e presidente dell’associazione per la storia, che detiene il logo dell’Avellino Calcio, si è affidato all’avvocato Fabio Tulimiero per curare la linea difensiva. Il legale è esperto di questioni sportive. Già negli scorsi mesi è riuscito a far revocare numerosi Daspo che avevano colpito alcuni tifosi biancoverdi.

 

Si lavora su due fronti. Da un lato proprio il Divieto di accedere alle manifestazioni sportive che sarà impugnato dinanzi al Tar di Salerno. Dall’altro il ricorso in Cassazione contro l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutto parte proprio dal video che riprende Dell’Anno avvicinarsi, durante la partita con il Lanusei, ai dirigenti della squadra romana. Per la Questura di Rieti, città dove si è disputato il match, si tratta di intimidazioni, ma per la difesa non si tiene conto dell’epilogo dell’episodio. Finiti in altri video che, probabilmente, saranno usati dalla difesa.

Dell’Anno ha anche stretto la mano e consegnato una sciarpa ai dirigenti. Insomma, tutt’al più, si potrebbe parlare di goliardata come mostrato da quel gesto sportivo alla fine del video. Per il capo-ultrà non c’era alcune intenzione di minacciare i dirigenti. E, proprio per questo, le misure adottate sarebbero sproporzionate rispetto alla reale portata dell’episodio contestato.

Fonte thewam.ne

 

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