La scorsa settimana l’avvocato Gaetano Presti, il liquidatore nominato dal Tribunale di Milano, ha annunciato formalmente alla Società Italiana Autori ed Editori “l’estensione del mandato anche all’incasso dei diritti sul web”.
Ciò significa che la musica del grande ed indimenticato artista potrà approdare su Apple Music, Deezer, Spotify. Tra non molto, dunque, i brani dalla celeberrima coppia Battisti-Mogol saranno disponibili sulle più note piattaforme di streaming musicale al mondo.
Pare proprio che si possa scrivere la parola fine ad un contenzioso legale nato dalla decisione della vedova Battisti, Grazia Letizia Veronese, di non autorizzare la diffusione della musica del marito se non per vinili e cd. Divieto di sfruttamento per pubblicità, colonne sonore, omaggi, e perfino festival. Nonché per la pubblicazione su Internet, a cominciare dalle piattaforme di streaming.
Dopo 21 anni, sarebbe ormai prossima a chiudersi la vicenda legale che sin dalla scomparsa dell’artista, avvenuta a soli 55 anni, il 9 settembre 1998, ha avuto come oggetto i diritti per la diffusione dei 12 album più noti e amati della carriera del cantautore di Poggio Bustone: quelli incisi con i testi di un altro gigante della canzone italiana, Giulio Rapetti Mogol.
Non bisogna dimenticare che fu soprattutto in conseguenza della rivendicazione mossa da Mogol di dividere al 50% i diritti delle canzoni scritte insieme che, dopo 15 anni costellati da successi e primati assoluti, nel 1980 il fecondo sodalizio tra i due autori si sciolse.
Un imponente patrimonio il loro, sia dal punto di vista artistico che da quello meramente economico. La casa editrice musicale Acqua Azzurra, attualmente in liquidazione, conserva infatti dei brani divenuti autentiche pietre miliari della musica italiana: un poderoso archivio, dal valore complessivo di 14 milioni di euro circa che, ogni anno, rende incassi considerevoli, prossimi ad un milione di euro di diritti.
Le perle artistiche create dal duo Battisti-Mogol non hanno tempo e rappresentano, ancora oggi, un riferimento certo per chi seleziona musica di qualità. Sono colonne sonore che hanno attraversato trasversalmente e con incomparabile freschezza alcuni decenni ed intere generazioni, ciononostante, hanno preservato la contemporaneità che si può e si deve riconoscere ai soli capolavori.
Tony Ardito