Arrivata alle 12:41 è stata immediatamente portata in sala operatoria perché dalla visita risultava una dilatazione di 7-8 centimetri con il sacco di uno dei gemellini in vagina ed i piedini che spingevano in basso.
La paziente è stata operata immediatamente dal prof. Raffaele Petta con il dr. Mario Polichetti e la ostetrica Patrizia Santoro. L’anestesia condotta dal dr. Domenico Isernia mentre i gemellini sono stati assistiti dai Neonatologi, ovvero le dottoresse Grazia Corbo, Melania Visconti e Annarita Frascogna ed il dottor Raffaele D’Ambrosio.
La prima a nascere è stata Sahar, alle ore 13,03 con un peso di 1.410 grammi, dopo un minuto è venuta al mondo Saifeddinecon un peso di 1530 grammi ed infine alle ore 13,05 nasceva la piccola Samar con un peso di 1.490 grammi, completando così il ‘miracolo’.
Poiché l’utero era molto dilatato per la presenza dei tre neonati, si è verificata una imponente emorragia e sono state necessarie ben tre trasfusioni di sangue.
“La gravidanza trigemina si verifica raramente – racconta il professore Petta -, circa un caso su 6.400 gravidanze. Si tratta di gravidanza ad alto rischio perché possono essere complicate da gestosi, ipertensione, minaccia di parto prematuro, diabete etc. La eccezionalità del caso è legato al fatto che questa gravidanza trigemina è insorta spontaneamente e non legata a tecniche di fecondazione assistita“.
“Noi abbiamo trattato diverse gravidanze trigemine e siamo tra i Centri Italiani di riferimento per le Gravidanze Multiple;dobbiamo riconoscere che i risultati ottenuti sono stati raggiunti grazie ad una perfetta sintonia tra l’equipe della Gar e quella della Neonatologia che svolge un lavoro eccellente“ afferma con soddisfazione il prof. Raffaele Petta.
“Quello che mi ha colpito è stato il decoro e la dignità di questa famiglia, perfettamente integrata che pur non navigando nell’oro, ha deciso di portare avanti una gravidanza con tre gemellini“, continua Petta. “Assolutamente non hanno preso in considerazione di interrompere la gravidanza; certo sei figli da accudire non è una cosa semplice in una famiglia monoreddito, con il salario di un operaio. Quando il papà mi ha chiesto timidamente se lo Stato era vicino a questa famiglia numerosa ho risposto che non lo sapevo, sapevo però quanto sono generosi gli Italiani“.
Infine, un invito per dare solidarietà a questa numerosa famiglia da parte del professore Petta: “Mi permetto di rendere pubblico il numero di telefono del papà che è 3315616040. Aiutiamoli anche con vestitini, generi di conforto, e tutto quello che può essere utile dimostrando la solidarietà vera verso chi silenziosamente chiede aiuto, e non quella falsa ed ipocrita dei Talk-show e dei buonisti con la pancia piena!”. Dunque altro capolavoro al Ruggi.