Il Vicepremier Di Maio al Giffoni Film Festival: “Qui vero modello di innovazione”

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L’abbraccio di Giffoni accoglie il Vice Premier e Ministro del lavoro Luigi Di Maio. Il suo è un ritorno. Per il sesto anno consecutivo Di Maio è alla Cittadella del Cinema travolto dall’affetto dei giffoners. Ad accoglierlo il direttore Claudio Gubitosi. Caloroso l’abbraccio che dà il via ad una carrellata di strette di mano, selfie e applausi. Con lui il presidente del Giffoni Experience, Piero Rinaldi.

Il ministro Di Maio alza lo sguardo ed incrocia il profilo della Multimedia Valley. «Ora è una realtà – dice rivolto al direttore – avete fatto tutto in tempi rapidi. Per questo Giffoni è un modello».

Gli fa eco il primo cittadino di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, che gli mostra le aree in cui la Multimedia Valley si espanderà con la previsione di nuove sale e di un anfiteatro. Poi la tappa al Village, con la visita agli stand della Polizia Postale e della Guardia di Finanza fino ad arrivare all’incontro spensierato con i ragazzi dell’istituto “Don Lorenzo Milani” di Giffoni Valle Piana. Applauso festante in Sala Verde per l’incontro con le Masterclass Eco e Connect.

“Oggi abbiamo 6200 giurati, 600 più dello scorso anno – ha spiegato al ministro il direttore Gubitosi –  ma soprattutto conto i quindicimila che sono rimasti fuori. A conferma della grande voglia di Giffoni che c’è nel mondo. Quest’anno succederà qualcosa di più bello. Un secondo dopo le 22.30 di sabato ci sarà il numero 50 che campeggerà ovunque: mezzo secolo di storia, siamo orgogliosi di essere leader nel mondo in questo campo e di aver visto generazioni crescere, generazioni fatte da ragazzi che oggi sono leader nel mondo. Anche per me è un appuntamento importante perché significa aver dedicato buona parte della mia vita a questa idea. Ebbene, in vista di questo appuntamento Giffoni Experience ci lascia dopo dieci anni e viene sostituito da Opportunity”.

Il Ministro Di Maio è entusiasta dell’incontro con i ragazzi: “È il sesto anno che vengo qui e vedo come Giffoni cambia e si evolve. Ogni volta vado via carico di questo entusiasmo”.  Le domande dei masterclassers spaziano dai temi del lavoro a quelli dell’innovazione. Di Maio annuncia la nascita del Fondo Nazionale Innovazione, due miliardi di euro per finanziare progetti innovativi, start up innovative, con particolare riferimento alle opportunità per il Meridione d’Italia:

“Dopo un anno come ministro – ha dichiarato – posso dire che il rapporto con il Giffoni ha arricchito la mia esperienza. L’obiettivo, adesso, è di creare lavoro replicando in tutto il Paese gli strumenti, le eccellenze e le possibilità di crescita che ci sono qui al Festival. Oggi presentiamo il Fondo Nazionale Innovazione che è un venture capital per finanziare start up innovative. Vengo da questa terra, dalla Campania, e la amo moltissimo, ma credo che il recupero del gap con altre zone d’Italia si possa realizzare promuovendo investimenti sul capitale umano e sostenendo aziende che fanno attività immateriali.

In Italia servono infrastrutture certo, ma qui abbiamo una capacità che ci viene riconosciuta in tutto il mondo, una capacità che è legata alla creatività e alla innovazione. Abbiamo messo due miliardi di euro per questo Fondo con l’obiettivo di portare in ogni Regione del Sud Italia gli over the top del settore della creatività e dell’innovazione perché oggi molti nostri ragazzi hanno idee fantastiche ed innovative e le portano altrove Voi siete cresciuti nell’era del digitale.

Questo vi porta ad avere idee innovative in grado di cambiare processi produttivi. Molte di queste idee vengono finanziate fuori e gli altri Paesi tengono per sé i brevetti che sono i veri e propri lingotti d’oro di questo nostro tempo. Da settembre il Fondo sarà operativo e proveremo così ad invertire la rotta”.

È in questo senso che il Sud Italia può essere luogo d’elezione del Fondo per l’Innovazione: “Ogni Regione – ha aggiunto il ministro Di Maio – si deve caratterizzare come polo dell’innovazione. La Campania ha grandi eccellenze nell’agroalimentare e quindi può specializzarsi nell’agritech. La Basilicata può essere il polo culturetech come si sta già sperimentando a Matera. Non abbiamo bisogno di costruire infrastrutture e la vera infrastruttura è la vostra mente. Per le imprese dell’innovazione e della creatività non servono grandi infrastrutture. Serve la banda larga e gliela daremo. Il Sud può così diventare il centro dell’innovazione in Italia”.

Mettersi in corsa con il mondo che si evolve significa avere la formazione giusta, adeguata. È in questo contesto che si inserisce reddito di cittadinanza, navigator, riforma dei Centri per l’Impiego: “Oggi – ha spiegato Di Maio – non abbiamo la formazione giusta per coprire quei posti di lavoro di cui c’è domanda. Chi sta riuscendo oggi in grandi imprese è chi fa ciò che l’appassiona. E spesso chi svolge attività che arrivano da un’idea, da un’intuizione. Per fare sempre di più in questa direzione è necessario che il sistema cambi.

I Centri per l’Impiego sono pubblici e devono funzionare a pieno regime. In Campania, ad esempio, abbiamo cinquecento persone dipendenti dai Centri per l’Impiego. Questi sono numeri troppo bassi. Cosa facciamo con i navigator? Mandiamo i rinforzi con cinquecento nuove unità. E poi stiamo aggiornando i software.

Stiamo creando una nuova banca dati che metta insieme tutte le esigenze di lavoro a livello generale e le incroci con chi cerca lavoro, con le loro competenze. Oggi serve la formazione continua, ma mentre ti formi hai necessità uno strumento di sostegno e questo strumento l’abbiamo individuato nel reddito di cittadinanza. È un processo lungo, ma sono certo che i risultati non mancheranno”.

 

 

 

 

3 Commenti

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  • …e infatti tu non centri proprio niente!!! Pensa al “mandato zero”…ridicolo

  • Vai Giggino, sei un grande. Non dar retta a Vincenzo & Figli s.p.a.

    Antonio Esposito non censurare, grazie

  • Maro’, stu di maio è quasi come all’ONOREVOLE. …..vai enSa e pappagallo ragliante al seguito!

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