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De Luca ironizza su Toninelli: «Sotto la permanente la TAV»

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“Ciò che non siamo riusciti a ottenere è la discussione dell’opera”, per la “ferma decisione della Francia a proseguirla”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte, nel corso del question time alla Camera, dopo le dichiarazioni di ieri sulla Tav in cui ha detto che non farla costerebbe più che farla.

“E questo è stato l’elemento decisivo che ha pesato nella mia valutazione” perché una decisione unilaterale dell’Italia “avrebbe costi ingenti per le casse dello Statoe quindi chiare ripercussioni negative”.

“Quando si ha a che fare con accordi internazionali tra due Paesi – ha rimarcato il premier – già ratificati da entrambi i Parlamenti, si hanno infatti due strade per venir meno alla precedente intesa: o si raggiunge un nuovo accordo bilaterale – strada che, come ho detto, ho perseguito fino alla fine invano – oppure si assume la responsabilità di procedere con una determinazione unilaterale”.

“Da qui la mia affermazione che oggi – a queste condizioni, cioè senza un accordo con la Francia – fermare l’opera sarebbe più svantaggioso che realizzarla. L’eventuale decisione unilaterale necessiterebbe, evidentemente, di un passaggio parlamentare”.

Dopo il sì del premier Conte al Tav, non si placa neanche l’ira dei 5 Stelle che insistono: deve decidere il Parlamento. A ribadire la posizione dei grillini è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: ”Il Movimento 5 Stelle ha sempre detto che la Tav non va fatta.

Nel contratto di governo è prevista una rivisitazione dell’opera. Deciderà il Parlamento e M5S dirà no”. ‘Si vedrà in Parlamento quali sono le priorità delle altre forze politiche, se vogliono fare un favore ai francesi” , ha poi aggiunto Bonafede, ricordando che ”l’opera era già stata decisa da precedenti governi” e che ”si deve tenere conto degli accordi che sono stati fatti con la Francia”

Sull’argomento a mezzo social è intervenuto anche il Governatore De Luca con due post. Il primo è contro Toninelli: «Toninelli: sotto la permanente, la #TAV». E poi: «Dieci anni di salti in piazza, un anno di palle, indagini costi/benefici. Risultato: la #Tav si fa. Cinquestelle truffatori politici».

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