Bocciati i ricorsi con cui gli ambientalisti hanno presentato motivi aggiunti in opposizione ai vecchi atti autorizzativi del 2012 e ai nuovi, emessi negli anni successivi dopo le modifiche progettuali consentite dal Consiglio di Stato e approvate dalla Soprintendenza, e ai permessi concessi alla società Sist per l’ultimo pezzo di emiciclo che è ora in costruzione. Lo scrive Il Mattino.
Il Tar si sofferma sugli elementi paesaggistici e sul rispetto dei vincoli legati al torrente Fusandola. “Il torrente Fusandola, già all’epoca della redazione della progettazione, risultava quasi totalmente intubato e quindi si può affermare che di fatto aveva perso la sua rilevanza paesaggistica”.
Gli ambientalisti sono pronti a ricorrere al Consiglio di Stato ma la pronuncia del Tar chiude alle molteplici contestazioni dei ricorrenti, sia sotto il profilo ambientale che sulla correttezza amministrativa.
Fonte Il Mattino