Stavano indagando sui furbetti che percepiscono il reddito di cittadinanza pur non avendo i requisiti, quando sono stati letteralmente aggrediti con calci e pugni. “Stavamo intervistando uno di questi furbetti che pur lavorando percepisce il reddito di cittadinanza – racconta La Vardera -. Ad un certo punto ha iniziato a inveire contro il cameraman, poi ha fatto altrettanto nei miei confronti”.
L’intervistato ha strappato il microfono dalle mani e ha iniziato a picchiare in testa all’operatore. Nell’alterco sono volati schiaffi e pugni anche verso La Vardera che non ha comunque riportato gravi conseguenze. L’operatore è dovuto andare al pronto soccorso dove gli è stato riscontrato un trauma cranico, con 5 giorni di prognosi.
“Non è bello dover lavorare e sapere che qualcuno può perdere la pazienza e finire alle mani – continua La Vardera –. Mi sento di ringraziare le forze dell’ordine che sono intervenute in maniera esemplare. Il mio ringraziamento va al Prefetto per la solidarietà espressa”.
Non è la prima volta che La Vardera viene aggredito durante il suo lavoro a Palermo. Ad aprile stava indagando assieme all’autore e operatore Massimo Cappello sulla morte misteriosa di Aldo Naro, un 25enne palermitano ucciso nel 2015 davanti alla discoteca Goa, allo Zen, sempre a Palermo. Durante le riprese per il servizio sono stati aggrediti finendo entrambi in ospedale.
“A Ismaele e al nostro operatore vanno un abbraccio grandissimo, certi che continueranno a lavorare con la passione di sempre senza farsi intimidire. Forza ragazzi”, scrive la redazione di Italia 1.
Ottima cosa ha fatto Di Maio lavoro in nero più reddito poi pensione di cittadinanza …..bella cosa