Cresciuto nelle giovanili prima della Scandone Avellino e poi dell’Assigeco Casalpusterlengo, Granata vive la sua prima esperienza tra i grandi con la Magic Team Benevento, dove è allenato proprio da coach Nino Sanfilippo. È la stagione 2013/2014 e il ragazzo si divide tra prima squadra (Serie C1 Gold) e Under 19. L’anno successivo, ad appena 19 anni, Granata si trasferisce alla Salus Bologna (Serie C1 Gold Emilia-Romagna). Con la società felsinea disputa quattro campionati, fino alla stagione 2017/2018. L’opportunità di riavvicinarsi a casa arriva grazie al Basket Club Irpinia, con cui Granata, come detto, si rende protagonista di una stagione di alto livello che gli vale la chiamata del club guidato da patron Pellegrino.
Le dichiarazioni del neoacquisto Davide Granata
«Saluto con affetto e ringrazio il Basket Club Irpinia che, dopo tanti anni lontano da casa, mi ha dato la possibilità di riavvicinarmi alla mia famiglia. Chiuso quel capitolo, ne inizio uno nuovo con il Basket Bellizzi. Il mio approdo nella famiglia gialloblu è frutto dell’interesse di coach Sanfilippo e della mia voglia di entrare a far parte di un gruppo più che competitivo».
Gli obiettivi: «Giungo a Bellizzi con la consapevolezza di poter dare un contributo alla causa e con l’auspicio di raggiungere, insieme, traguardi importanti. Lavoreremo sodo per far sì che ciò accada». Poi il ricordo dell’annata a Benevento con coach Sanfilippo: «Lì ho vissuto la mia prima esperienza in Serie C1, in un campionato duro che mi ha permesso di confrontarmi con giocatori importanti. È stato un anno molto formativo, quella famosa gavetta che non fa mai male. In quella stagione ho avuto modo di capire l’idea che il coach ha del gioco della pallacanestro e della meticolosità che mette in tutto quello che fa. Memore anche di quel ricordo, credo e spero che riuscirò ad integrarmi bene nel gioco che vorrà proporre quest’anno».
Granata descrive così le sue caratteristiche: «Mi piace giocare di squadra, muovere tanto la palla e cercare di trovare sempre il compagno libero per un canestro facile. Quando c’è da prendersi delle responsabilità, in alcuni frangenti della gara, non ho paura e provo a farmi trovare sempre pronto. La grinta e la determinazione che metto in ogni partita sono pari a quelle da mettere in una finale, ogni gara va giocata come se fosse l’ultima».
Le 4 stagioni vissute a Bologna hanno pesato tanto sulla formazione umana e sportiva: «Sono stati anni costellati di alti e bassi, ricchi di gioia ma anche di dolori. Credo che ogni giocatore debba fare un’esperienza del genere. Quei 4 anni mi hanno permesso di maturare, in primis come persona. La possibilità di lavorare con tecnici preparati, poi, mi ha aiutato a crescere anche sotto il profilo tecnico e tattico. A Bologna ho compreso la vera essenza della pallacanestro. Quel capitolo di vita resta un bagaglio che porterò per sempre con me».
In chiusura, il neoacquisto confessa la voglia di intraprendere questa nuova avventura: «Mi aspetto un’annata da mani nei capelli ed io di capelli ne ho fin troppi. Battute a parte, credo sarà un anno che potrà regalarci grandi emozioni e portarci soddisfazioni anche maggiori rispetto a quelle dello scorso anno. Non vedo l’ora di iniziare. A presto, Bellizzi».
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