Il primo a saperlo è Gian Piero Ventura. Di questo ne siamo certi anche se, com’è giusto che sia, in conferenza stampa il tecnico genovese prova a smorzare e a sminuire quelli che sono problemi non di poco conto. Perché è vero che siamo ad inizio agosto e tempo per crescere ce n’è ancora tanto. Ma è pur vero che il ritiro ormai è alle spalle e, dopo 18 giorni di lavoro, era lecito aspettarsi qualcosa in più. Soprattutto da una squadra chiamata a disputare una stagione orientata verso i primi posti della classifica. Forse il punto è proprio questo.
Un po’ tutti si aspettano una Salernitana in grado di raggiungere risultati positivi attraverso un gioco propositivo. Detto in altro modo: con Ventura in panchina, uno che ha sempre fatto esprimere bene le sue squadre, unendo il gioco ai risultati, la Salernitana è proiettata verso i playoff. Ricordando anche la serie A fissata come obiettivo dalla società nel famoso comunicato di aprile scorso. Per questi ma anche per altri motivi, come il desiderio dei tifosi di cancellare una stagione fallimentare e di onorare il centenario, ci si aspetta tanto, tantissimo dalla prossima stagione.
Il triangolare con Bari e Reggina ha fatto suonare dei campanelli d’allarme. E anche le precedenti amichevoli in ritiro non avevano regalato sensazioni incoraggianti. Rallentata forse anche dai carichi di lavoro pesanti, la Salernitana potremmo definirla al momento imballata. La spedizione verso i traguardi sperati fa registrare qualche ritardo rispetto al programma previsto. Anche perché, all’interno della scatola, manca ancora qualcosa. Quei tre rinforzi chiesti da Ventura che spera di essere accontentato almeno prima della Coppa Italia di domenica 11 agosto.
Fonte Alessandro Ferro LIRATV