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Salvaguardia della Bufala della Piana del Sele: Comune e Asl in campo

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La bufala della Piana del Sele ed i prodotti derivanti dalla lavorazione  del suo latte sono un patrimonio storico, occupazionale ed economico,  che coinvolge migliaia di famiglie ogni giorno. Un patrimonio di Eboli e  della Piana del Sele, protagonista al tavolo tecnico per il
miglioramento della salute e per la salvaguardia del patrimonio della  bufala mediterranea nel comparto agroalimentare e zootecnico della  Campania, ruolo sostenuto nel corso dell’incontro presso il Ministero  della Salute dall’Amministrazione comunale di Eboli, rappresentata  dall’assessore alle attività produttive, Giovanna Albano.

Con  l’amministratrice ebolitana anche il responsabile del servizio  veterinario della Asl Salerno, Luigi Morena. «Abbiamo sostenuto le  attività aziendali dell’intero comparto – ricorda il sindaco, Massimo  Cariello -. Per conto dell’Amministrazione comunale, l’assessore Albano,  affiancata dal responsabile del servizio veterinario, Luigi Morena, che  ringrazio per il sostegno e la partecipazione, ha ribadito il ruolo  decisivo del territorio ebolitano per l’intero settore, ospitando  migliaia di capi bufalini in diversi allevamenti, con una produzione di  latte e di prodotti derivati che occupa migliaia di persone e coinvolge
aziende e famiglie.

Abbiamo anche sostenuto la necessità che in casi di  emergenza legati a patologie dei capi si intervenga celermente sui  singoli allevamenti, non pregiudicando la maggior parte del settore che  invece si muove in condizioni di sicurezza e di produzione controllata,
garantendo economia, occupazione e benessere». Pur con grande attenzione  per la sicurezza dei consumatori, l’Amministrazion ecomunale ha  sottolineato l’esigenza di tutelare operatori e lavoratori del comparto.

«Come amministrazione siamo vicini al settore allevatoriale e produttivo  – spiega l’assessore Giovanna Albano -, dichiarando piena disponibilità  nel mettere in campo strategie condivise con la Regione Campania,  augurandoci che grazie a questo tavolo tecnico si possano trovare  soluzioni di miglioramento e tutela di un patrimonio prezioso per il  nostro territorio come la bufala mediterranea».

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