“Hrupec ritorna per completare il lavoro cominciato due anni fa e proseguito l’anno passato da Dragan Raijc, tecnico scelto proprio da Hrupec. Faccio fatica – dice il presidente della Jomi Salerno, Mario Pisapia – a definire quello di Neven un ritorno. Per quanto ci riguarda è come se non fosse mai andato via anche in considerazione del fatto che nella stagione appena trascorsa, nonostante la distanza tra Salerno e Pogon, siamo rimasti costantemente in contatto.
Ora Hrupec avrà due anni a disposizione per proseguire il lavoro cominciato e mai interrotto e, soprattutto, completare dal punto di vista tecnico quel percorso di internazionalizzazione del nostro club cui tanto teniamo”.
Hrupec raggiungerà Salerno subito dopo ferragosto non appena perfezionati gli ultimi adempimenti burocratici già avviati in Polonia. Fino a quella data, a partire da lunedì 5 agosto, data del raduno della Jomi Salerno, saranno i suoi fidati collaboratori tecnici, Elena Laura Avram e Franco Saracino, a guidare la prima parte della preparazione.
“Salerno – dice Neven Hrupec – è la mia seconda casa e per questo non lo considero un ritorno. Ho lasciato per una stagione la guida tecnica della squadra solo perché avevo il desiderio di cimentarmi in un contesto più competitivo ma c’era già l’intesa con il club che, esauritasi la parentesi in Polonia, sarei ritornato per completare il lavoro. Ci attende una stagione importante e impegnativa anche perché c’è un gruppo che progressivamente è stato ringiovanito, ma questa – aggiunge – è la strada tracciata già due anni fa.
Obiettivi? Quando sei alla guida di un club come la Jomi è naturale giocare per la vittoria, fa parte del DNA di questo club che rappresenta davvero un modello dal punto di vista organizzativo. Parallelamente agli obiettivi stagionali – dice Hrupec – c’è da valorizzare in maniera definitiva tutto lo straordinario lavoro sviluppato in questi anni dal settore giovanile.
Ora cominciano ad essere tante e già abbastanza pronte, le ragazze salernitane pronte al grande salto; un gruppo che ha tutto per poter competere ad alti livelli e non solo in Italia. Vincere e provare a farlo con le giovani supportate dalle bandiere della pallamano salernitana è una sfida che vale la pena vivere tanto più in una piazza come Salerno”.
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