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Confagricoltura su incendio di Battipaglia: “Cibi sicuri, ma autorità siano vigili”

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Confagricoltura Salerno, in ordine all’incendio di vaste proporzioni sviluppatosi ieri nella zona industriale di Battipaglia, al confine ed all’interno dell’impianto per il recupero di rifiuti gestito dalla New Rigeneral Plast localizzato in località Filigalardi, assume una posizione chiara e coerente con quanto sempre sostenuto negli ultimi anni.

In primo luogo, al di là di quanto disposto e raccomandato nell’Ordinanza del sindaco di Battipaglia n. 305/2019 emanata ieri, e fino a quando non saranno divulgate le analisi dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania (ArpaC), non è da ritenersi in atto un allarme serio per quanto riguarda la qualità complessiva degli alimenti provenienti dalla Piana del Sele, come pure paventato da alcuni organi di stampa.

In merito si precisa che le norme precauzionali contenute nella ordinanza sindacale sono riferite ad una superficie complessiva di poco superiore a 314 ettari, all’interno dei quali si stima che le aree coltivate siano di oltre 100 ettari ed in larghissima parte sotto serra, pertanto non vi è alcun pericolo sostanziale per la ricaduta dei fumi.

In secondo luogo, Confagricoltura Salerno, che da tempo si è schierata contro la costruzione di nuovi impianti di trattamento rifiuti nella Piana del Sele, richiama con forza il concetto che qualsiasi attività imprenditoriale – a cominciare da quella di recupero e smaltimento rifiuti – debba svolgersi nel pieno rispetto delle regole, norme che, a rigore di quanto riportato fino ad ora dalle cronache, appaiono quanto meno assai poco rispettate.

Non solo: siamo di fronte al secondo incendio che riguarda la New Rigeneral Plast ed è assolutamente poco edificante il rimpallo di responsabilità tra Comune di Battipaglia e Provincia di Salerno sulla questione dell’accumulo di materiale nel perimetro dell’azienda, che  – lo si ricorda – non ha mai ottenuto il certificato antincendio, ha subito il ritiro della licenza da parte della Provincia di Salerno, e non ha mai smaltito correttamente quanto raccolto nella sede aziendale.

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