Alla guida dell’auto, una Peugeot, S.C. una donna residente a Ischia Porto, che già nel 2012 aveva travolto e ucciso un carabiniere, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale aggravato dopo i primi accertamenti effettuati dagli agenti del Commissariato di Ischia coordinati dal vicequestore Alberto Mannelli.
La polizia ha fatto una prima ricostruzione dei fatti, anche se si cerca ancora di capire cosa possa realmente aver generato la tragedia, considerato che sull’asfalto non sono stati rinvenuti segni di frenata. Per l’elevata velocità, come sembrerebbe dalla marcia, la quarta, inserita al momento dell’impatto, o anche per un improvviso colpo di sonno che potrebbe aver colpito la dipendente di un albergo che stava rientrando a casa, l’auto ha sbandato e investito in pieno il giovane pedone, che camminava al margine destro della carreggiata.
Violentissimo l’urto, la morte del povero sedicenne deve essere quindi avvenuta sul colpo o comunque si è verificata assai rapidamente, perché gli operatori sanitari del 118 ne hanno potuto constatare soltanto l’avvenuto decesso.