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Incendio doloso a Battipaglia, denuncia penale dell’Amministrazione

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Abbiamo presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica sollecitando le attività di indagini volte ad accertare le cause che hanno generato l’incendio, senza scartare l’ipotesi di dolo, e le responsabilità derivanti dalla mancata ottemperanza all’ordinanza di rimozione di rifiuti chiedendo di accertare il reato di disastro ambientale e ogni altro reato ravvisabile.

Abbiamo richiesto l’intervento del Prefetto inviando una bozza di protocollo che richieda una task force con Regione e Comune per il “Piano di Azione per il Contrasto dei roghi dei rifiuti” contattando anche il dottor. Gerlando Iorio attualmente incaricato Ministero dell’Interno per l’attuazione di tale piano di azione.

Abbiamo scritto e sollecitato un incontro urgente con il Ministro Costa e con il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia dott. Nicola Morra chiediamo il loro intervento per il reiterarsi di incendi che gettano un’ombra sinistra e allarmante sulla gestione dei rifiuti nella nostra area.

Giovedì, inoltre, alle 10:30 presso l’aula consiliare del Comune di Battipaglia sono stati invitati il Presidente della Provincia, l’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola e i sindaci di Acerno, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle piana, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, Campagna, Eboli.

Nessuna azione né prima né dopo è stata lasciata all’incuria e all’indifferenza. Non abbiamo avuto paura di denunciare l’accaduto e di chiedere l’intervento degli inquirenti.

Le denigrazioni e la diffusione ad arte di notizie false da parte di alcuni personaggi della politica locale feriscono la nostra città cercando di dividerla attaccando una amministrazione che ha messo in campo tutti gli atti possibili. Per la prima volta l’amministrazione comunale della Città è in prima fila contro chi aggredisce il nostro territorio.

La manifestazione di una “guerra” per il controllo dei rifiuti ed in particolare lo smaltimento delle ecoballe che rappresentano un affare di milioni di euro, sul quale potrebbero essersi scatenati appetiti non sempre leciti dovrebbero essere l’occasione per combattere insieme un nemico che sul nostro territorio latita da anni.

Assistiamo ad operazioni di compravendita di terreni, a società che ci sono e poi scompaiono.

Noi abbiamo raccolto la sfida per la difesa del nostro territorio e invito la gente a fare lo stesso, la faziosità delle antipatie personali e della guerra a tutti i costi favorisce coloro che credono di poter fare quello che vogliono sul nostro territorio.

Non siamo in campagna elettorale ed è necessario avere una visione ampia.

Il mio appello alla città è di pensare che le cose stanno cambiando e questa città ha avuto la forza, dopo anni di buio, di recepire fondi importanti, notizia che una politica faziosa e carica di livore e di rancore cerca disperatamente di oscurare.

La Città non va divisa, l’assenza della politica ha permesso che innumerevoli impianti fossero aperti sul nostro territorio senza il controllo dei sindaci.

Accettare la sfida di denunciare atti di tale gravità significa difendere la propria città.

La sindaca
Cecilia Francese

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