“Gli spazi e gli orari sono stati rimodulati secondo le richieste pervenute dalle diverse società – spiega l’assessore allo sport Marco Picarone – tutte, ad eccezione di una, hanno espresso soddisfazione per il provvedimento adottato. La società in contestazione – che peraltro gestisce già un altro impianto comunale – avrebbe avanzato richiesta di ulteriori spazi entrando indebitamente in scelte politiche e strategiche di non propria competenza. Il Comune – ribadisce Picarone – conferma scelte ispirate alla primazia di valori sportivi e sociali e non di interessi lucrativi che la società avrebbe chiaramente inteso perseguire con l’utilizzo di ulteriori spazi”. Il Comune fa presente, inoltre, di valutare l’opportunità di modifica del regolamento di assegnazione degli impianti sportivi nella parte che consente ad una medesima società l’utilizzo di più strutture comunali. Sarà dato mandato inoltre ai competenti organi di verificare se le strutture comunali in concessioni si limitino, come prescritto, all’utilizzo per soli fini sportivi.
Baronissi: Marco Picarone, assegnazione Stadio Figliolia a tutte le società sportive locali
“Gli spazi e gli orari sono stati rimodulati secondo le richieste pervenute dalle diverse società – spiega l’assessore allo sport Marco Picarone – tutte, ad eccezione di una, hanno espresso soddisfazione per il provvedimento adottato. La società in contestazione – che peraltro gestisce già un altro impianto comunale – avrebbe avanzato richiesta di ulteriori spazi entrando indebitamente in scelte politiche e strategiche di non propria competenza. Il Comune – ribadisce Picarone – conferma scelte ispirate alla primazia di valori sportivi e sociali e non di interessi lucrativi che la società avrebbe chiaramente inteso perseguire con l’utilizzo di ulteriori spazi”. Il Comune fa presente, inoltre, di valutare l’opportunità di modifica del regolamento di assegnazione degli impianti sportivi nella parte che consente ad una medesima società l’utilizzo di più strutture comunali. Sarà dato mandato inoltre ai competenti organi di verificare se le strutture comunali in concessioni si limitino, come prescritto, all’utilizzo per soli fini sportivi.