Signor Ministro,
a seguito dell’ennesimo incendio di vaste proporzioni dello scorso 3 agosto divampato nell’area industriale di Battipaglia in piena Valle del Sele, nella provincia di Salerno, si richiede un Suo immediato ed inderogabile intervento, mediante l’impiego delle forze di polizia per la tutela della salute pubblica degli abitanti della Piana del Sele e dell’ambiente.
Per la quarta volta in 3 anni l’area industriale di Battipaglia vede gli impianti di trattamento rifiuti, in essa ospitati, subire incendi devastanti, tutti relativi a luoghi dove sono stipati rifiuti:
Giugno 2017, presso l’azienda Sele Ambiente;
10 luglio 2017, all’interno dello stabilimento ex Stir nella zona industriale;
24 giugno 2018, nei locali dell’azienda Nappi sud;
3 agosto 2019 Ecoballe New Rigeneral Plast.
Ancora prima della necessaria ed urgente azione di verifica ambientale dell’area che si presenta come non più procrastinabile, è assolutamente indispensabile attivare azioni di monitoraggio adeguato degli impianti da parte delle forze dell’ordine preposte, ed in particolar modo dei VVFF al fine di verificare l’esistenza e la corretta funzionalità degli impianti di rilevazione ed estinzione incendio previsti dalla vigente normativa al fine di prevenire altri eventi incendiari come quelli verificatisi, con inquietante regolarità, in questi anni.
Di fatto ad oggi una delle zone più fertili dell’Italia sta avviandosi a diventare uno dei più grandi poli di gestione dei rifiuti dell’Italia intera con un impatto gravissimo e oramai accertato dai dati epidemiologici diffusi dall’ASL di Salerno (2018): Battipaglia, Eboli e la valle del Sele risultano tra i territori più colpiti da patologie neoplastiche.
E’ necessario ed indispensabile un cambiamento drastico ed immediato dell’indirizzo di sviluppo di questo territorio, vista e considerata anche la altissima densità di insediamenti produttivi agricoli, agro-industriali e turistici della Piana del Sele; per i suddetti motivi chiediamo con forza l’immediato avvio di un’azione di controllo e vigilanza, da parte delle forze dell’ordine, degli oltre 20 impianti industriali di trattamento rifiuti presenti al fine prevenire e quindi scongiurare il ripetersi di tali gravissimi fatti.
Contestualmente chiediamo di dar luogo ad ogni opportuna azione di polizia al fine di approfondire la disamina degli accadimenti per accertarne le specifiche responsabilità.