Hanno partecipato i rappresentanti delle Province e Città metropolitana di Napoli, delle cinque società provinciali e dei sette Enti d’ambito operanti nel ciclo dei rifiuti in Campania.
Ha partecipato all’incontro, per rivolgere un breve saluto, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca.
“L’incontro – ha dichiarato il Vice Presidente e Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola – si è svolto in un clima di fattiva collaborazione fra tutti i soggetti interessati ed ha registrato i positivi esiti delle gare per il trasporto fuori regione dei rifiuti che non potranno essere conferiti all’impianto di Acerra. Il quantitativo dei rifiuti di cui si prevede l’evacuazione è nettamente superiore al fabbisogno determinato dal fermo di settembre. Questo consente di ridurre al massimo le superfici di stoccaggio temporaneo e la durata del deposito, che si prevede non superiore a due mesi a decorrere dall’ultimo giorno di chiusura del Termovalorizzatore, previsto per il 12 ottobre prossimo. Le società provinciali hanno già individuato i siti necessari. Per la città metropolitana di Napoli, in sostituzione delle originarie previsioni di siti a Giugliano ed Acerra, è stato dato mandato alla società SAPNA di prevedere soluzioni alternative tenendo conto di tre criteri : pronta utilizzabilità di aree già utilizzate per deposito temporaneo; prossimità agli Stir ove vengono prodotti i rifiuti; ubicazione in territori che non sono già gravati da particolari carichi di stoccaggio. Nella prossima settimana la SAPNA procederà a tali individuazioni, mentre in quella successiva saranno espletati i sopralluoghi degli organi competenti in materia ambientale e di prevenzione incendi. In esito a tale attività istruttoria, lunedì 26 agosto presso gli uffici della Regione si terrà una Conferenza di servizi conclusiva per l’approvazione del programma definitivo di evacuazione e dei siti temporanei di stoccaggio. Se ciascuno continuerà a fare la sua parte ci sono tutte le condizioni per superare senza problemi le difficoltà causate dal fermo del Termovalorizzatore a settembre”.
Se fosse stato costruito il termovalorizzatore a Salerno non ci sarebbero stati problemi. All’epoca si spesero tantissimi soldi per plastici, viaggi a Brescia per prendere spunti, poi gli interessi cambiarono. Doveva anche ospitare l’ufficio personale del Duce perché era un impianto modello. Che vergogna la politica salernitana e campana. Basta con favoritismi a figli ed appartenenti alla casta.