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Strianese. Liberare spazi ex STIR per non bloccare ciclo rifiuti in Provincia di Salerno

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Dicasi FUTA (codice CER 19.05.01) il prodotto stabile dal punto di vista biologico denominato Frazione Umida Trattata Aerobicamente, ottenuto a valle del processo di biostabilizzazione della frazione organica residua proveniente dalla trito vagliatura del rifiuto secco indifferenziato lavorato presso il TMB di Battipaglia (ex STIR). In pratica il prodotto detiene una quantità minima di vapore acqueo e calore in quanto viene “asciugato” tramite procedimenti di insufflazione di aria e successivo rivoltamento dei cumuli. Trattasi di materiale inerte dal punto di vista biologico. Detto materiale può essere utilizzato, in determinate condizioni, anche per il ripristino ambientale e per la copertura giornaliera di discariche da bonificare.

Questo per dire che bisognerebbe comprendere per bene di cosa si parla prima di lanciare accuse gravissime al Presidente della Provincia, indicandolo strumentalmente e scorrettamente direi come intento a far diventare il Vallo di Diano una pattumiera della Regione.

NON PORTIAMO RIFIUTI. Bensi solo prodotti inerti in quanto già biostabilizzati presso il TMB di Battipaglia e che hanno bisogno di essere ulteriormente rivoltati per poter contribuire alla bonifica della discarica di Parapoti e dunque al miglioramento ambientale di un’area in cui tutti (e dico tutti !!!) i Comuni della Provincia di Salerno hanno scaricato rifiuto organico per anni ed anni…!!!

L’ordinanza è necessaria per far fronte, altresì, ad una esigenza tecnica della Società Provinciale Eco Ambiente Salerno e dell’ex STIR di Battipaglia dove tutti (e dico tutti…!!!) i Comuni della Provincia di Salerno portano il proprio rifiuto secco indifferenziato.

La Futa sarà stoccata provvisoriamente nella zona industriale di Polla, lontano dai centri abitati, in un capannone depressurizzato da sempre utilizzato per accogliere prodotti provenienti dal ciclo dei rifiuti. La Società Eco Ambiente Salerno eseguirà lavori di messa a norma ambientale dell’impianto, sempre a maggior tutela del territorio ospitante, prima del trasloco del materiale.

Non c’è alcun tipo di percolato e dunque nessun pericolo di contaminazione di aria, acqua, sorgenti.

Bisogna allocare 2.000 tonnellate di FUTA nell’impianto di Polla per liberare alcuni spazi all’interno del TMB di Battipaglia, che potrebbero essere utili per ivi stoccare altra FUTA che non sarà prodotta nei 40 giorni di stop del termovalorizzatore di Acerra.

Liberare spazi all’interno dell’ex STIR potrebbe risultare fondamentale per non bloccare il ciclo dei rifiuti in Provincia di Salerno durante lo stop del termovalorizzatore e quindi per

 

evitare di avere i rifiuti davanti alle case, alle scuole, agli ospedali e nelle strade della nostra Provincia.

Unitamente alla Regione Campania, all’Ente d’Ambito per i Rifiuti ed alla Società Provinciale Eco Ambiente Salerno, stiamo cercando di assicurare, anche in situazione emergenziale, un ciclo regolare ed efficiente nonostante i “no a tutto” che da sempre “hanno bloccato ogni soluzione” soprattutto sulla possibilità di realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti che sarebbero stati utili proprio in un periodo come questo.

Mi appello alla responsabilità istituzionale di tanti Sindaci, Amministratori, Imprenditori che bene fanno a difendere il proprio territorio. Li invito, però, a verificare nel dettaglio i termini della questione e ad evitare di allarmare le comunità che, contrariamente, dovrebbero essere istruite e guidate con consapevolezza da chi conosce i problemi e le difficoltà che oggi si manifestano nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti che la Regione e la Provincia stanno cercando di affrontare e risolvere positivamente.

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