Le OO.SS. precisano che oggetto della discussione svoltasi innanzi alla Prefettura di Salerno il 9 agosto scorso era, in primo luogo, l’opportunità, i criteri e le condizioni del trasferimento di alcune unità lavorative oggi dipendenti della Gesap e che dal 1° settembre p.v. dovrebbero passare all’altra società componente l’ATI affidataria del servizio di pulizie. Nessuna riduzione di personale, nessuna ripercussione occupazionale, ma una questione di equilibri societari che si ripercuote sulla serenità dei lavoratori coinvolti che, stante una differente modalità di applicazione del CCNL, comporta un differente trattamento economico.
Maria Rosaria Nappa, segretaria generale della FILCAMS CGIL Salerno, tiene a precisare: “Da mesi abbiamo un tavolo di confronto con la società EPM Srl per riuscire ad armonizzare il pagamento tra le due aziende, e ciò a prescindere dal passaggio di personale da una ditta all’altra. Ci stupisce che chi non ha ritenuto che i diritti dei lavoratori vanno tutelati anche cercando di portare ad una applicazione più favorevole del CCNL per tutti, improvvisamente si svegli, proclami “in solitaria” uno stato di agitazione a seguito dell’esito negativo del tavolo tenutosi in sede aziendale il 30 luglio scorso e a cui non ha partecipato, e poi pretenda di esser coinvolto nella convocazione in Prefettura ottenuta da Cgil, Cisl e Uil, evidentemente solo per creare confusione e disorientamento tra i lavoratori. A questo punto siamo disponibili, in qualsiasi momento, a un confronto pubblico, carte alla mano, per spiegare ai lavoratori quali siano le reali preoccupazioni da perseguire e quali solo vuoti atti di sciacallaggio. I lavoratori dell’appalto di Pulizie dell’Azienda Ospedaliera hanno bisogno di chi lotta al loro fianco per tutelare la loro dignità e i loro diritti in maniera seria e responsabile, di chi miri a migliorare le loro condizioni di lavoro e retributive. Noi, mossi da questo unico fine, metteremo in campo tutto quanto possibile perché i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali siano rispettati e non oggetto di polemiche fuorvianti basate sulla più profonda incomprensione dei banali dati di fatto.”
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