la vicenda dei due protagonisti ha assunto nel tempo il valore simbolico dell’ amore perfetto.
La vicenda è ambientata nella Verona del 1300 e vede protagoniste due nobili famiglie i Capuleti e i Montecchi che sono contrapposte da sempre e dei loro figli diventano amanti.
La tragedia viene scritta tra il 1594 e il 1596.
Le stesse dinamiche di questa vicenda vengono narrate da uno scrittore di Vicenza Luigi Da Porto, “historia novellamente ritrovata di due nobili amanti” che termina la sua opera nel 1524, settanta anni prima di Shakespeare.
Ma queste dinamiche precise vengono scritte ancora prima, 120 anni prima, da un grande salernitano, il Masuccio, al quale abbiamo già dedicato un post. Il Masuccio scrive nel secolo precedente la vicenda.
Il libro è il Novellino e la sua XXXIII novella tratta lo stesso argomento ambientato a Siena.
Mariotto e Giannozza sono i protagonisti e le dinamiche della storia sono state create per la prima volta dal Masuccio nel 1476 e In maniera errata Lei è chiamata oggi Ganozza
..erano tratti da eventi realmente accaduti a Montecorvino Rovella.
Premesso che anche Masuccio potrebbe aver attinto da altri, in epoche passate era molto meno avvertito il problema del “copyright”: gran parte della letteratura attingeva ai grandi del passato, ad esempio alla latinità greca o romana oppure a storie che si tramandavano per via orale e che poi qualcuno decideva di mettere per iscritto. E’ lo stesso anche nella musica: Mozart, che resta un genio, è quasi certamente stato un acquirente di musica che proveniva da altri paesi (anche l’Italia stessa), la prendeva, la rimaneggiava, e via. E’ per questo Mozart meno geniale? No, il mondo funzionava molto diversamente. Il tema dell’originalità dell’opera, del plagio, ecc., è più avvertito a partire dal Novecento.