Testimone di quanto sta accadendo è Ennio Cavaliere, titolare della Otium spa di Minori ed iscritto della Claai, l’associazione alla quale si affida per far sentire la sua voce in merito alla questione: «La decisione di prefetto e sindaci è assurda – esordisce Cavaliere – Qualsiasi provvedimento, possibilmente non distruttivo delle economie locali, va individuato nell’analisi dei flussi. Autobus superiori a otto metri creano, ovviamente, disagi alla luce dell’inadeguatezza del tracciato che “obbliga” a pericolose invasioni di corsie. Non sono un tecnico ma ritengo che vadano individuati piazzali d’interscambio tra mezzi pesanti, a favore di veicoli più piccoli».
Secondo Cavaliere, però, il vero e proprio danno all’economia della zona sarà rappresentato dall’entrata in vigore delle targhe alterne, perché – spiega – «semmai davvero attuato porterà, sin dal primo giorno le dovute deroghe, applicate ai clienti diretti verso strutture ricettive quali hotel, b&b, case vacanze e così via. Spiagge, centri benessere e attività di ristorazione, dunque, sono costretti ad assistere passivamente alla contrazione potenziale del 50% della loro clientela. Mi permetto di far notare, a coloro i quali dovranno prendere un provvedimento, che la Ss 163 prevede alcuni slarghi e piazzole, eternamente occupate da auto in sosta: l’Anas, gestore della strada, li concede ai Comuni, i quali a loro volta ridanno in concessione spazi per parcheggi con strisce blu. Prima di ogni provvedimento va liberato l’intero tracciato da parcheggi, perché non ha alcun senso realizzare gallerie se poi consentiamo l’occupazione degli spazi esistenti con auto parcheggiate. Prima di ogni provvedimento, insomma, sarebbero opportune una semplicissima ordinanza comunale di divieto di sosta, che sia fatta rispettare, e l’eliminazione delle strisce blu in alcuni luoghi strategici».
Supporta l’appello di Cavaliere il presidente della Claai Salerno, Gianfranco Ferrigno: «Le soluzioni ai problemi devono essere individuate per raggiungere, sì, l’obiettivo ma devono essere eque e devono garantire a tutti, nella medesima misura, la possibilità di svolgere adeguatamente la propria attività. La questione del traffico sulla Ss 163 è delicata e necessita di risoluzione: ciò non può avvenire sparando nel mucchio ma, al tempo stesso, salvaguardando solo alcune attività. L’estate, in particolare, è un periodo florido per ogni operatore della balneazione e della ristorazione: un provvedimento come quello immaginato metterebbe in ginocchio una buona fetta dell’economia costiera».
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