Come riferito dal sito tecnologico Engadget, la novità ha una duplice funzione: aiutare Instagram a individuare la disinformazione sulla piattaforma e allenare gli algoritmi di intelligenza artificiale a riconoscere le bufale con accuratezza e tempestività.
Nell’immediato, il social network userà le segnalazioni degli utenti e altri piccoli fattori (per esempio quanto vecchio è un post e le attività dell’account che lo ha generato) per valutare se un determinato contenuto deve essere vagliato dai fact-checker.
Le società che si occupano della verifica sono le stesse che esaminano i contenuti su Facebook. Se riconosciuto come non vero, il post non viene rimosso ma perde visibilità nelle ricerche e viene ignorato dalla sezione “esplora”. L’account che lo ha generato non viene avvertito con una notifica quando un suo contenuto è sotto osservazione e se questo viene ritenuto falso.
Fonte TgCom