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Salerno, mare con schiuma e mucillagine l’Arpac: «Non è inquinamento»

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I corsi d’acqua inquinati alterano la qualità del mare nel punto dove sfociano.

È il caso delle foci dei fiumi Irno a Salerno e del Bonea a Vietri sul Mare.

Sono i risultati evidenziati dall’Arpac dopo i controlli effettuati il 12 e il 13 agosto. L’Arpac, inoltre, afferma che non devono destare preoccupazioni schiuma e mucillagine segnalate dai bagnanti, in particolare nel Cilento «le anomalie osservate – scrive l’Arpac – sono da ricollegare allo sviluppo microalgale favorito dalle elevate temperature del mare»

In agosto sono stati realizzati fino ad ora 394 prelievi lungo tutta la costa campana a fronte del numero totale di campioni pari a 2127 registrati dal 1° aprile a tutt’oggi. Dai dati ottenuti non emergono criticità di particolare rilievo tranne che per i tratti denominati “Arenile Pennella” a Castellammare di Stabia e “Marina di Vietri secondo tratto” nell’omonimo Comune di Vietri, nonché per l’acqua “Est Fiume Irno” afferente al Comune di Salerno, mentre, in seguito agli esiti favorevoli degli ultimi campionamenti, risulta riammessa alla balneazione l’acqua denominata “Marina Grande – lato Est” del Comune di Sorrento.

La criticità riscontrata all’Arenile Pennella di Castellammare è stata riconfermata dai successivi prelievi supplementari a dimostrazione della persistenza del fenomeno inquinante che è ancora da individuare con la collaborazione dell’Amministrazione comunale.

Le acque della Provincia di Salerno attualmente in divieto temporaneo, rispettivamente Marina di Vietri Secondo Tratto e Est Foce Irno, risultano entrambe penalizzate dalla cattiva qualità dei rispettivi apporti fluviali, Fiume Bonea e Fiume Irno.

Si ricorda che valori sfavorevoli di tutti i prelievi routinari, ovvero quelli effettuati nelle date stabilite dal calendario nei punti della rete di monitoraggio, attivano automaticamente sul Portale Acque del Ministero della Salute una procedura amministrativa gestionale che prevede, a tutela della salute pubblica, un provvedimento sindacale di divieto, senza il quale risulterà nei report da inviare alla Comunità Europea una irregolarità nelle misure di gestione da parte dell’Amministrazione locale.

Oltre ai controlli routinari, nel mese di agosto, fino ad oggi, da più punti del litorale campano sono pervenute ad Arpac numerose segnalazioni per colorazione anomala e presenza di schiuma o mucillagine, ad esempio dal litorale Domizio, dal litorale del Golfo di Salerno e dalle coste del Cilento.

Le successive indagini effettuate, così come nei mesi precedenti, non hanno fatto riscontrare particolari fenomeni di inquinamento e le anomalie osservate sono da ricollegare allo sviluppo microalgale favorito dalle elevate temperature del mare.

Fonte Vocedinapoli.it

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