Nell’anno in cui l’evento è dedicato al paesaggio culturale, il riconoscimento viene dunque assegnato all’autore di un mastodontico studio dedicato alla struttura paesaggistica di Amalfi nella sua interezza. Un’opera in cui si scopre l’anima della Città marinara fin nelle più recondite pieghe attraverso le sue dimore e la si racconta con pubblicazioni internazionali di successo. Uno studio che racchiude i dati cardine del paesaggio culturale di Amalfi, patrimonio dell’umanità Unesco e che è andato a disvelare per la prima volta in maniera sistematica proprio quegli elementi che, per usare la definizione di paesaggio culturale che utilizza il Comitato per il Patrimonio dell’Umanità “rappresentano l’opera combinata della natura e dell’uomo”. Quell’opera che fa di Amalfi un unicum a livello mondiale.
Hidenobu Jinnai tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio è entrato quasi in ogni casa della città di Amalfi. Ne ha studiato la storia, ha parlato con gli abitanti, raccogliendo tracce arabe, normanne, romane, l’impronta delle vestigia dell’Antica Repubblica Marinara. Ha studiato i rapporti tra gli interni e gli esterni andandone ad indagare le motivazioni culturali, e molto altro ancora. Colmando così un grande vuoto storico, quello della conoscenza capillare dell’assetto di Amalfi al di fuori dei monumenti più importanti, pubblicando poi una serie di studi, tra i quali un testo di successo che si libra tra architettura e antropologia. Opera nella quale tra l’altro si parla di come Amalfi sia diventata l’affascinante urbe che tutto il mondo oggi conosce, sotto una serie di spinte nate dal tessuto sociale e dalla vita contingente della città nelle diverse epoche, incluse anche le attuali pressioni prodotte dal settore turistico. “Amalfi. Caratteri dell’edilizia residenziale nel contesto urbanistico dei centri marittimi mediterranei” è stato edito in Giappone nel 2005 e pubblicato in Italia nel 2011 a doppia firma con la docente della Seconda Università di Napoli Maria Russo, a cura del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.
Il conto alla rovescia per il Capodanno Bizantino in programma il 31 agosto e il 1° settembre, ad Amalfi e Atrani si anima dunque svelando il nome del noto architetto e professore universitario, docente di ingegneria e design della Università Hosei di Tokyo, che viene insignito del titolo di Magister Civitatis Amalfie per il 2019. Dopo il maestro ceramista Manuel Cargaleiro, che due anni fa è stato il primo straniero ad essere fregiato del titolo, e la gallerista Lia Rumma, che l’anno scorso è stata la prima donna Magister, ancora una volta viene fatta una scelta forte, d’eccellenza internazionale.
Il Capodanno Bizantino, organizzato dal Comune di Amalfi, in collaborazione con ilComune di Atrani e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014/2020 – “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”, giunge quest’anno alla XIX edizione. Amalfi e Atrani sono pronte a rituffarsi, il prossimo 31 agosto e 1 settembre, nella grandeur medievale dell’Antica Repubblica Marinara con uno straordinario evento storico che trae spunto dall’eminenza politica delle civitates per offrire un carnet di appuntamenti di alto profilo culturale e spettacolare, che faranno da cornice alla proclamazione del nuovo Magisterdi Civiltà Amalfitana, che sarà presentato venerdì 31 agosto nel corso di un’intervista pubblica.
L’investitura del Magister di Civiltà Amalfitana è in programma poi il 1° settembredinanzi alla cappella palatina di San Salvatore de’ Birecto dove, avrà luogo la solenne cerimonia in costume d’epoca. Il rito, che ricalca quello dell’incoronazione medievale dei Duchi di Amalfi, si svolgerà alla presenza di Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni Monsignor Orazio Soricelli..
La manifestazione del primo settembre prenderà il via nel pomeriggio quando da Amalfi partirà il Corteo Storico che ricostruisce la sfilata per le nozze di Sergio III, figlio del duca di Amalfi Giovanni I e nipote del duca Mansone I, e Maria, figlia del principe di Benevento e Capua Pandolfo II, avvenute nel 1002. In occasione del Capodanno Bizantino viene presentata una versione più ricca del Corteo che ogni anno accompagna la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare: quasi cento figuranti celebrano l’apogeo della Repubblica intorno al Mille, quando le navi amalfitane solcavano sia il Mediterraneo orientale che quello occidentale e creavano ‘colonie virtuali’ nei principali centri dell’Impero Bizantino. Al termine della cerimonia, il corteo scorterà nuovamente il Magister verso la monumentale scalinata del Duomo di Amalfi, dove alle 20.30 si celebrerà l’avvenuta investitura al cospetto della cittadinanza. Alla ricostruzione storica si legheranno concerti ed eventi culturali, che saranno resi noti nei prossimi giorni.
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Foto del Magister Hidenobu Jinnai al link: https://drive.google.com/open?id=13UsBB04biOrI2hUzMcY5L1tfy3h3kd1j
Foto d’archivio al link: https://drive.google.com/open?id=18OI0QYlweu2VDYG7-rhkBD2Upd-zSfy4 (Ove possibile si prega di attribuire queste foto all’autore Emanuele Anastasio)
Foto dell’edizione 2019 al link: https://drive.google.com/open?id=13RDLUM0vlHnEH7Wi5FIzibkHiqz3DW0Q
Clip video già pronta del Capodanno Bizantino al link: https://drive.google.com/open?id=18jbSnJJsceFYbZGY0oRhBNCgWRXNi8kh
Immagini audiovideo d’archivio al link: https://drive.google.com/open?id=1g7xgJOw-LaUBBAPlm7mCouFSHCG2IH1r
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