“E’ nostra intenzione candidare Buccino a sito patrimonio dell’Unesco”, lo annuncia Nicola Parisi, sindaco di Buccino, chiudendo la tre giorni delle Historiae Volceniane, l’evento clou d’agosto che rievoca i fasti dell’antica Volcei.
“La stratificazione storica, sia nelle strutture urbanistiche che nella cultura di Volcei, sono un elemento premiato anche in altri luoghi e ci auguriamo possa essere riconosciuto anche per Buccino, che ha pecualiarità oggettiva. Sarà una strada lunga, ma avvieremo questo percorso per dare uno slancio nuovo al nostro patrimonio archeologico e storico”.
Un patrimonio, scoperto solo dopo il sisma del 1980, che le Historie Volceiane hanno messo ancora una volta in evidenza con una tre giorni, il 16-17-18 agosto, che ha visto un crescendo sia in emozioni che in presenze nell’antica Volcei. Il corteo storico ha raccontato quest’anno la vicenda di Urbano VI che nel 1385 passò per Buccino, in fuga verso Genova. Era in corso lo scisma d’Occidente, una divisione della Chiesa ed una guerra per la supremazia tra Italia e Francia.
Urbano VI fu ospite della famiglia D’Alemagna, di Luigi D’Alemagna e sua moglie, Caterina Sanserverino, una delle più potenti del regno di Napoli. Testimonial è stato Edoardo Romano, che ha rappresentato il prete che accolse il Papa al suo arrivo. I dialoghi di questo incontro sono stati scritti da Maria Rosaria Pagnani, esperta di storia locale.
Corteo, musici, musica, spettacolo in diversi angoli del Centro storico, mostre di oggetti antichi di guerra e mostre aperte come quella di Palazzo Forcella, con le litografie autografe di Carlo Levi aperta fino al 20 agosto, ma anche gastronomia, con la 41^ edizione della sagra della pasta fatta in casa sono stati il percorso tra ieri ed oggi che Buccino ha unito.
Se la storia indica in Volcei la convivenza delle due città. antica e moderna, anche gli eventi ad essa connessa guardano agli aspetti di ieri e a quelli di oggi, alla storia e alla tradizione locale, anche quella gastronomica. Un percorso curato magistralmente dalla Pro Loco di Buccino, con il suo Presidente, Marcello Nardiello, che pensa già alla prossima edizione.
“Ogni anno, od ogni tot di anni, cambiamo il racconto che rappresentiamo. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto Papa Urbano VI, prima invece la vicenda di Bruzia Crispina, vedremo per il prossimo anno cosa realizzare.
Ci sono quattro periodi che qui convivono, preromano, romano, medievale e moderno. Ne abbiamo rappresentati già due, ne restano altrettanti. Vedremo in questi mesi come costruire le nuove Historiae, questo evento che vede unire il nostro paese innanzitutto, con tanti volontari presenti, che ringrazio uno per uno”.
Storici e volontari, insieme alla Pro Loco e al Comune, dunque già a lavoro per nuove proposte di un luogo d’incanto, dove si cammina sulla storia, dove tutto respira di storie e di vicende di uomini, di fatti, avvenimenti. “Vedere i vicoli dell’Antica Volcei con tante persone – chiosa Nardiello – vi assicuro che per noi che viviamo qui è davvero bellissimo e ci fa ben sperare per il futuro”.
E i luoghi sono quelli che consentono al visitatore di camminare sulla storia, grazie alla pavimentazione a vetro, per consentire di ammirare cosa c’è nel sottosuolo; e poi le mura del Macellum, le Terme, i Fori, il Caesareum, che è possibile attraversare. Ed insieme a questo il complesso rupestre di via Egito, che ricorda i Sassi di Matera, un terrazzamento su più livelli, prima abitazioni romane e poi cantine fino al 1980.
Quindi il museo archeologico Marcello Gigante, custode della memoria e dei ritrovamenti in questo sottosuolo generoso e ricco. Insomma, Buccino è un luogo da vedere e grazie alla realizzazione delle Historiae si fa vetrina, sostenuto tutto dai fondi del Poc della Regione Campania, ma anche da privati, in primis la Bcc di Buccino Comuni Cilentani ed Elia hotel.
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