L’uomo, il 2 settembre scorso, durante la sfida fra le due squadre, valida per il campionato di Serie B, aveva acceso un fumogeno allo stadio, violando le disposizioni di legge in materia di sicurezza nell’ambito di manifestazioni sportive.
Individuato, a distanza di un anno, dal personale della Digos presente allo stadio, che ha riconosciuto il tifoso salernitano anche da alcuni tatuaggi che aveva sulle braccia, è stato monitorato per l’intera durata della partita di Coppa Italia di domenica scorsa, attraverso il nuovo sistema di videosorveglianza ad altissima definizione installato di recente allo stadio di Lecce.
A fine gara, il 29enne è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno identificato e denunciato. Per lui è stata avviata la procedura per l’irrogazione del Daspo.
Fonte Cronache della Campania