Lo scrive Le Cronache oggi in edicola. Acocella è partito a bordo di un trimarano per una traversata in solitaria.
Rocco, dopo aver lasciato la fidanzata, a Saint Martin, nelle Antille francesi, con un trimarano di otto metri battente bandiera inglese, ribattezzato Trinavis, per permetterle di far ri torno in Germania, sua terra d’origine, era diretto in Colombia, atteso nel porto di Barranquilla la notte tra il 28 e il 29 giugno, per fare da guida a un gruppo di giovani turisti per conto di un tour operator internazionale.
Rocco non è mai arrivato in Colombia. La famiglia ha immediatamente lanciato l’allarme. Ad oggi le ricerche non hanno prodotto alcun risultato nonostante la famiglia abbia diffuso immagini del giovane anche nella giungla, con la foto del tatuaggio del giovane skipper così da permettere un eventuale riconoscimento.
Intanto, la famiglia Acocella non si arrende: alcuni membri si sono recati sul posto per effettuare ricerche private con mezzi aerei, accompagnati da piloti ed esperti di “search and rescue”.
Le ricerche svolte si sono concentrate sulle aree di possibile impatto a terra dell’imbarcazione lungo le coste di Colombia, Panama, Costa Rica e sulle isole antistanti. Intanto, continuano le ricerche anche via terra: si teme, infatti, che Rocco possa trovarsi in una zona deserta.
A sostenere la spesa dei soccorsi aerei la famiglia di Rocco che sta continuando a diffondere volantini nella zona tra il centro e sud America. La speranza dei familiari è quella di ritrovare Rocco ospite di qualche tribù infatti come ha spiegato la cugina Carla Acocella: «In queste aree ci sono tratti abitati, anche una miniera, ma altrettante zone di foresta, abitate da tribù che non hanno né elettricità né mezzi di comunicazione. La famiglia spera che potrebbe avere trovato soccorso in una di queste comunità ma che non riesca a farlo sapere»
Fonte Le Cronache