Site icon Salernonotizie.it

Reddito di Cittadinanza: la Finanza scopre a Maratea due “furbetti”

Stampa
Lavorava in nero mentre percepiva il reddito di cittadinanza. Per questo motivo a un sessantenne di Maratea (Potenza), è stata revocata la misura di contrasto alla povertà prevista per chi ha introiti inferiori agli 8.000 euro annui. A scoprirlo, la guardia di finanza mentre effettuava dei controlli a una multiproprietà condominiale amministrata da professionisti incaricati. Ufficialmente il sessantenne di Maratea aveva tutti i requisiti per ottenere il beneficio economico: cittadinanza italiana, piena età lavorativa, nessun reddito. Così ha regolarmente presentato la richiesta per il reddito di cittadinanza.

Tuttavia dal mese di maggio ha cominciato a lavorare come operaio presso il condominio, per di più senza un regolare contratto, e percependo sia le due mensilità del reddito di cittadinanza per un importo pari a 614,52 euro sia lo stipendio per lavoro dipendente e pari a 1.220 euro. Il tutto  senza far pervenire alcuna comunicazione agli organi competenti e pertanto oggetto di denuncia all’autorità giudiziaria.

L’amministratore del condominio è andato incontro alla cosiddetta maxi sanzione prevista per il lavoro sommerso. Un altro caso, invece, ha riguardato un altro beneficiario del reddito di cittadinanza di Maratea che, in violazione alle norme che disciplinano lo specifico aiuto, non ha segnalato l’avvio all’attività lavorativa di un componente del proprio nucleo familiare.

In entrambi i casi i responsabili sono stati segnalati alla competente autorità giudiziaria e agli uffici Inps per la revoca immediata del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite. Inoltre, a seguito di condanna, per i due soggetti non sarà possibile ripresentare la domanda per i prossimi dieci anni.

Exit mobile version