Non è la prima volta che tutti gli sforzi profusi dalle imprese, spesso uniti a quello di associazioni e gruppi presenti sul territorio, nella tutela e nella valorizzazione delle nostre risorse naturali vengono puntualmente vanificati dall’azione scellerata di pochi, avvantaggiata spesso dall’assenza di controlli e sanzioni serie verso chi inquina il nostro mare, arrecando seri danni all’ambiente e all’economia del comune.
Nelle ultime settimane sono state diverse e crescenti le lamentele e le proteste di bagnanti e turisti, costretti ad evitare e spesso a rinunciare alla fruizione del mare paestano. Questo, a causa della qualità dell’acqua, spesso pessima per lo scarico abusivo di reflui di aziende zootecniche ed agricole che evidentemente non hanno a cuore né la salute dell’ambiente, né quella del territorio in cui insistono. Numerose anche le disdette e gli abbandoni a soggiorni in corso, da parte dei turisti.
Chiediamo che i “nemici” del territorio, che causano questi scempi, vengano perseguiti dalla legge e messi nelle condizioni di non offendere più l’ambiente e in particolare il nostro mare, che rappresenta, insieme alla storia, all’archeologia e all’enogastronomia, uno dei più importanti attrattori turistici ed elementi di pregio del nostro territorio.
Questo gruppo di imprese, che non si limita ad aggregare solo balneatori e strutture ricettive, continuerà anche oltre la stagione estiva le attività sulle tematiche ambientali, che prevedono da una parte la riduzione degli impatti sull’ambiente delle imprese stesse – attraverso l’adozione di buone pratiche di sostenibilità, come già successo con le iniziative plastic free – e dall’altra quella di contribuire attraverso manifestazioni specifiche alla tutela e alla valorizzazione delle nostre risorse naturali.
Ci aspettiamo però risposte concrete dagli enti preposti alla tutela del territorio nella repressione e nella prevenzione di condotte inquinanti e che danneggiano le nostre bellezze naturali. A tal fine chiediamo quanto prima un incontro con il Sindaco e l’amministrazione comunale.
… a Paestum, solo mini alghe in distacco un pò a riva. Zona Laura.
Poi i caseifici sono effettivamente da controllare, specie quelli vicino al mare e nelle zone degli ex abusi edilizi.
Spesso frequento queste spiagge ma la sporcizia la ritrovo appunto sulle spiagge libere con rifiuti fatti di plastica vetro e cicche nonostante ci siano i contenitori per rifiuti.
Le imprese agricole vanno controllate ma anche i bagnanti (quelli incivili) vanno controllati ovviamente non sono locali.