Al termine della funzione religiosa i portatori hanno issato, nel quadriportico, il panno che raffigura San Matteo mentre nell’anno 1534, solleva una tempesta ed impedisce una distruttiva incursione saracena. Alla base di quel telo è la famosa inscrizione che riporta le parole attribuite all’apostolo: «Salerno è mia: io la difendo».
E’ il primo momento ufficiale del nuovo arcivescovo di Salerno Mons. Bellandi che si è unito solo nella parte finale alle celebrazioni per l’alzata del panno. Al termine del rito un gioco di luci colorate per augurare a tutti i presenti un “buon mese di San Matteo”.
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