Zamperoni, 33 anni, era originario di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Era stato visto per l’ultima volta dai suoi compagni di appartamento sabato notte alla fine del turno, ha detto al New York Post il manager del ristorante, Fernando Dallorso, che ha avvisato la polizia il lunedì seguente.
Dallorso, 53 anni, ha detto al Post in una telefonata che Zamperoni era una “persona dolcissima” e uno chef di talento. “Gli chef sono noti per essere di forte temperamento. Questo ragazzo invece ha il cuore d’oro”, ha detto il manager. “. Ha un fratello a Londra e una madre in Italia”.
I commenti antecedenti al ritrovamento. “Era in America da poco tempo ed era felicissimo di essere lì. Non credo proprio si tratti di un allontanamento volontario. Spero che lo ritrovino al più presto”, ha detto Arrigo Cipriani, patron dell’Harry’s Bar di Venezia e di una serie di locali in diverse parti del mondo da Londra a New York, tra cui anche il ristorante Cipriani Dolci al Grand Central Terminal, dove lavorava il capo cuoco.
“Se gli è successo qualcosa è una grande disgrazia anche per noi”. “Ha lavorato tanto con noi”, ha aggiunto Cipriani, “almeno una decina di anni nei nostri ristoranti di Londra, Miami, Abu Dhabi. Andrea girava per il mondo”.
Ha commentato la scomparsa anche Manuel Ignacio, suos chef di Cipriani Dolce, parlando a Cbs New York: “Il suo passaporto è ancora nel suo appartamento e lui è qui con un permesso di soggiorno di lavoro, è l’unico documento che ha quindi come può essere andato da qualche parte senza il suo passaporto?”. Il collega di Zamperoni ha anche sottolineato la precisione e professionalità che contraddistingue lo chef: “E’ il primo a chiamare se era anche solo un minuto in ritardo parla con la sua mamma ogni giorno in Italia. Ed all’improvviso, la madre lunedì mi ha chiamato chiedendomi dove fosse il figlio”.
Zamperoni ha lavorato nella sede del Grand Central Terminal per meno di un anno, ma stava lavorando per l’azienda già dal 2008, incluso un lungo periodo in uno dei suoi ristoranti di Londra. Anche il fratello lavora come chef nella capitale inglese.