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Governo, a Palazzo Chigi nuovo incontro Di Maio-Zingaretti

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Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è tornato intorno alle 21 per la seconda volta in poche ore a palazzo Chigi, accompagnato dal vicesegretario Andrea Orlando. Ha dunque avuto inizio l’incontro con Luigi Di Maio per i Cinque Stelle e il premier dimissionario Giuseppe Conte, in vista della formazione di un nuovo governo a maggioranza dem-pentastellati con ogni probabilità guidato dallo stesso Conte.

Sembra così in dirittura d’arrivo l’accordo fra Movimento 5 stelle e Partito democratico. Secondo autorevoli fonti parlamentari, la breve durata del primo incontro a Palazzo Chigi tra il leader pentastellato Luigi Di Maio e il segretario democratico Nicola Zingaretti sarebbe dovuta al fatto che quest’ultimo doveva poi aggiornare il suo gruppo dirigente al Nazareno sul colloquio.

Secondo le stesse fonti è caduta la pregiudiziale della “discontinuità” che finora aveva spinto il Pd a rifiutare l’ipotesi di una riproposizione di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio del nuovo esecutivo.

Ma fonti Pd frenano: “Non si è sciolto il nodo della premiership. Dopo un primo incontro interlocutorio tra Zingaretti e Di Maio il confronto prosegue”. Lo indicano fonti del Partito democratico spiegando che in serata al nuovo incontro “partecipano Nicola Zingaretti con il vicesegretario Andrea Orlando per il Pd e il presidente Conte con Luigi Di Maio per il Movimento 5 Stelle”.  Domani pomeriggio al via le consultazioni al Quirinale.

Zingaretti: “Confronto finalmente è partito per un governo di svolta”

Appare ottimista dopo il primo faccia a faccia con Di Maio, Nicola Zingaretti. “Sto leggendo molti retroscena, alcuni credibili altri meno. La verità è che finalmente è partito il confronto per dare al Paese un governo di svolta”, ha detto il segretario Pd.

“Non vogliamo un governo che duri 14 mesi”

“Siamo sulla strada giusta, io sono ottimista di poter costruire questo accordo. Fare un governo è una cosa seria, noi siamo persone serie e non vogliamo che finisca dopo 14 mesi” come quello gialloverde, dice ancora Zingaretti. “Bisogna ascoltarsi a vicenda”, aveva detto in mattinata lo stesso Zingaretti. Al Nazareno riunione dei vertici dem. “Siamo pronti a lavorare sui contenuti, non vediamo l’ora di parlare di quello che l’Italia ha bisogno. Non ci sono veti”, dice il capogruppo dem Andrea Marcucci uscendo dal Nazareno.

Vertice del M5S 

Nel pomeriggio, si è svolto in una casa romana privata dove ha sede un ufficio che ha anche funzioni di succursale capitolina della Casaleggio associati, in via Paola a Roma, la riunione dei vertici del Movimento 5 stelle. Presenti il leader politico, Luigi Di Maio, il presidente della Camera, Roberto Fico, la vice presidente del Senato, Paola Taverna, i capigruppo di Senato e Camera, Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva.

Partecipano anche Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vito Crimi. Assente, per ora, il fondatore del Movimento, Beppe Grillo. Al termine, nessuna dichiarazione. L’incontro si è svolto alla vigilia del secondo giro di consultazioni al Quirinale. Domani i gruppi parlamentari M5s si riuniranno alle 19.

Verso consultazione iscritti M5s su Rousseau

Il M5s sarebbe intenzionato a verificare sulla sua piattaforma Rousseau l’opinione degli iscritti al Movimento riguardo l’ipotesi di governo con il Pd. E’ quanto si apprende in ambienti del Movimento. La data della consultazione tuttavia non sarebbe stata ancora fissata.

Zingaretti: “Serve governo di svolta”

“Sono e rimango convinto che serva un governo per questo paese, un governo di svolta”, aveva detto in precedenza il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Voglio difendere l’Italia dai rischi che corre – ha aggiunto il segretario -, che vuol dire anche difendere le idee, la dignità i valori e la forza del Pd. Bisogna ascoltarsi a vicenda, le ragioni degli uni e degli altri e mi auguro che nelle prossime ore ci sia la possibilità di farlo, finora non era avvenuto”, ribadisce Zingaretti.

Salvini: classico ribaltone all’italiana

Il leader della Lega attacca la possibile intesa tra M5s e Pd: “E’ un ribaltone pronto da tempo, se da una settimana all’altra si passa dalla Lega al Pd. L’accordo votato a Bruxelles sulla Commissione imposta da Merkel e Macron aveva l’obiettivo di riportare indietro l’Italia e si spiegano i tanti no del governo degli ultimi mesi”. Così Salvini in conferenza stampa. “La dignità e la coerenza valgono più dei ministeri, sono orgoglioso della Lega”, ha poi aggiunto.

E poi: “Renzi ha ragione a cantare vittoria. Ci vuole fegato a fare la rivoluzione con Prodi e Rebzi”. “Pare che stia nascendo un governo che ha le poltrone come unico collante, lontano dal Paese reale”, nato da un “gioco di palazzo”. E a chi parla di protesta in piazza, replica: “Io faccio il ministro che si occupa di tranquillità e sicurezza, non di insurrezioni popolari. Le insurrezioni si facevano nel 1848. Non vi sfuggirà il fatto che un governo con il Pd non corrisponde al sentimento popolare, ma io mi occupo di garantire diritti e sicurezza, non organizzo insurrezioni popolari”, ha aggiunto Salvini.

Renzi: Salvini ossessionato da me

“Ascoltando la conferenza stampa del prossimo ex ministro dell’Interno ho come l’impressione che Salvini sia leggermente ossessionato da me. E dire che questo caos l’ha fatto tutto da solo. Relax, omonimo #NoTax #NoIva”. Lo ha dichiarato via Facebook l’ex premier Pd Matteo Renzi.

Fonte RaiNews

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