E’ stato il metal detector “Manta Rey”, in grado di segnalare la presenza di circuiti elettronici e telefonini a scoprire, tra la biancheria destinata ad un detenuto la presenza di tre smartphone e 2 cavetti usb. Il fatto sarebbe accaduto nel carcere di Fuorni come scrive La Città oggi in edicola.
La donna, madre del detenuto di Battipaglia, è stata fermata prima che si completasse il piano. I cellulari sarebbero stati oggetto di scambio all’interno della struttura penitenziaria dove, come nel resto delle carceri italiane, è fiorente il mercato di cellulari e droga.
Commenta