«Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso». Con questa frase di Nelson Mandela, scritta su una lavagnetta il congedo dei due giovani imprenditori che, con la loro attività, avevano portato molte novità
«Circa due anni fa – scrivono sulla pagina social del locale – abbiamo deciso di intraprendere un nuovo viaggio, l’abbiamo prima sognato, poi abbiamo iniziato a fare i bagagli, leggeri come sempre.
Il viaggio ci ha condotto all’Eco Bistrot, un “progetto” come l’abbiamo sempre definito più che un locale. Il nostro obiettivo era di dare senso e coerenza a un nome che significava tanto per noi e per voi: etica, ecologia, socialità e solidarietà.
Dall’accoglienza informale e accessibilità dei prezzi alla qualità ed eticità del cibo, dalle proposte ludiche e culturali alle esperienze sociali e solidali, tutto era pensato per offrirvi un’esperienza autentica e gratificante, ricca di significato e di stimoli.
Ora siamo qui a dirvi, con molto dispiacere ma altrettanta consapevolezza, che non riusciamo ad andare avanti. Felici di non aver abbandonato quei principi che ci avevano motivato, anche davanti alle difficoltà economiche e ai pregiudizi, scegliamo ora di chiudere l’attività davanti all’alternativa di dover cambiare la sua identità per renderla sostenibile.
ll viaggio continuerà con la nostra cooperativa sociale, ripartiremo con gli stessi bagagli leggeri, carichi di valori ed esperienze, e un nuovo entusiasmo.
Grazie di cuore a chi ci ha dato fiducia e ci ha sostenuto. Un grazie speciale agli amici nuovi che l’Eco Bistrot ci ha portato, il dono più grande e inatteso che questa avventura ci ha regalato.
Saremo aperti la prossima settimana e il 1 settembre (ultimo giorno) vorremmo brindare con voi la fine di questo capitolo, vi aspettiamo dalle ore 18 per un saluto.
Grazie, Francesco & Irene»