L’operazione di polizia ha portato al sequestro non solo di copioso materiale per coltivare, confezionare e vendere dosi di droga, ma anche di un rilevatore di microspie funzionante trovato in possesso dell’arrestato.
Le indagini sono nate da controlli info-investigativi che nei giorni scorsi avevano evidenziato un notevole flusso di veicoli sospetti entrare ed uscire da un’abitazione sita in una località collinare del comune metelliano.
In particolare, nel pomeriggio di ieri gli Agenti hanno notato un motorino con a bordo due giovani all’altezza del cancello d’ingresso dell’abitazione del 50enne che, alla vista delle pattuglie, si dileguava facendo perdere le proprie tracce.
Pertanto, considerato che quella strada è frequentata da comunità giovanili in quanto vi è presente una scuola, una parrocchia ed una palestra, nonché altri obiettivi sensibili e che dai primi accertamenti il 50enne C.D. queste le sue iniziali è risultato avere precedenti per droga è armi, i poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione.
Gli Agenti hanno trovato otto piante di marijuana, di cui 6 in stato vegetativo. All’interno di una stanza chiusa a chiave, adibita a camera da letto dell’arrestato, veniva trovato invece su un mobile una macchina per confezionare sottovuoto, due bilancini di precisione, e 2 vasi in vetro contenenti sempre della marijuana in stato di essiccazione.
Inoltre c’erano trituratori di plastica, diversi bulbi (lampade) operanti nello spettro di toni dal blu al rosso, adatti a stimolare i processi fotobiologici delle piante, alcuni alimentatori, numerosi portalampada per bulbo, ventole di diverse dimensioni, ed altro materiale per la coltivazione e la potatura delle piante.
Trovato anche un pannello di alluminio riflettente, abbinabile al sistema di coltivazione, diverse ampolle e strumenti in vetro e plastiche, reagenti di vario tipo per verifiche di tipo chimico, nonché, non ancora montata, una serra trasportabile rivestita internamente con materiale riflettente, unitamente ai pali di ferro necessari al montaggio della struttura ed ai relativi raccordi di plastica.
Per finire all’interno di un mobile adiacente il divano letto, è stato trovato un rilevatore di microspie, con auricolari, perfettamente funzionante.
Durante le fasi della perquisizione domiciliare, uno degli agenti è stato azzannato da un cane di grossa taglia, di proprietà dell’arrestato che lo aizzava con lo sguardo e con movimenti delle mani, contro il poliziotto che è stato successivamente visitato presso il locale ospedale dove quei sanitari gli hanno riscontrato ferite guaribili in sette giorni.