Si tratta di un provvedimento importante a sostegno dell’esercizio al diritto allo studio di tanti alunni e alunne campani che altrimenti, anche di fronte ad un mero ritardo nella loro disponibilità, potrebbero ritrovarsi impossibilitati a proseguire negli studi”. Lo afferma in una nota Camilla Bernabei, segretaria regionale CGIL Campania con delega alle Politiche dell’Istruzione.
Le risorse destinate ai Comuni delle Campania sono importanti: parliamo di quasi 15 milioni di euro per gli alunni delle scuole dell’obbligo con famiglie in condizione di difficoltà e di 5 milioni di euro per quanti frequentano gli istituti d’istruzione secondaria superiore.
Inoltre con il decreto 956 del 19 giugno 2019 il Miur ha destinato alla Campania la cifra di 1.184.617 euro per le spese scolastiche sostenute e non coperte da contributi o sostegni pubblici di altra natura per l’acquisto di libri di testo e di altri contenuti didattici, anche digitali, relativi ai corsi di istruzione scolastica fino all’assolvimento dell’obbligo dell’istruzione scolastica.
“Pur esprimendo un giudizio positivo riguardo la sollecitudine della Regione rispetto alla messa a disposizione dei fondi ministeriali – avverte la segretaria regionale CGIL Campania – non possiamo però non rilevare quanto ci sia ancora molto da fare a favore degli alunni campani e in particolare di quelli in condizioni di disagio economico che, ricordiamo, non sono una minoranza nella nostra regione. In Campania il 32,3% dei bambini e degli adolescenti vive in povertà relativa e le diseguaglianze educative aumentano per chi cresce nelle periferie urbane.
La nostra regione è prima per indice di povertà educativa, terza per dispersione scolastica, con un ragazzo su cinque che abbandona prematuramente gli studi. Una famiglia su 4, inoltre, è in condizione di povertà relativa, peggiore è la condizione dei nuclei familiari composti da stranieri”.
Siamo in un vero e proprio stato di necessità – è l’allarme della CGIL Campania – che impone un piano straordinario a favore del diritto all’istruzione e alla formazione dei cittadini campani.
Un piano che guardi complessivamente alla questione, che miri a combattere completamente i fenomeni della povertà educativa e della dispersione scolastica e che preveda interventi ad hoc tesi a eliminare quegli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che determinano le condizioni di disparità tra gli studenti e le studentesse e i soggetti in formazione campani a partire dal finanziamento strutturale della legge regionale sul diritto allo studio – la numero 4 del 2005 – tutt’ora disattesa.
Va ripensata e resa operativa la carta regionale dello studente, facendo di quello alla cultura un diritto pienamente esercitabile dagli studenti campani e promuovendo la rete di produzione e dell’offerta culturale attiva in regione.
Va incentivato il diritto alla mobilità, rendendo strutturale la gratuità dell’utilizzo dei mezzi pubblici per tutti gli studenti campani almeno fino al compimento della maggiore età. Va garantito il diritto al servizio di mensa scolastica per tutti gli studenti campani, attraverso la garanzia dell’attivazione del servizio entro l’inizio dell’anno scolastico.
Vanno resi disponibili i servizi residenziali per i fuori sede, predisposti sussidi e servizi individualizzati per gli studenti diversamente abili, assicurato il sostegno e la mediazione culturale per l’inserimento scolastico degli immigrati e dei rom. Infine – conclude la CGIL Campania – va riattivata la conferenza regionale per il diritto allo studio per garantire un sano e proficuo incontro tra i diversi attori impegnati nella difesa e nell’effettivo esercizio del diritto allo studio e alla formazione in Campania.
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