Sullo sfondo vi è una delicata inchiesta per violenze di vario tipo, abusi e maltrattamenti, che la minore avrebbe subito dall’età di 5 anni, a loro volta maturati in un contesto di forte degrado ambientale e sociale. Restano invece in carcere il padre e la madre della bimba. Lo scorso mese di marzo, la stessa fu sentita in un incidente probatorio, in compagnia di una psicologa, mentre rispondeva alle domande delle parti e del giudice su di una serie di violenze che sarebbero maturate in famiglia.
Le prime attività erano partite nel 2017, con il lavoro degli assistenti sociali e dei magistrati, concentrati inizialmente su un caso di maltrattamenti. Poi erano arrivate le prime confidenze della piccola, che sarebbe stata picchiata, punita e obbligata alle pulizie di casa e ad accudire la sorellina più piccola. L’esperto nominato dal gip ha permesso di filtrare le domande delle parti fatte alla minore, che con la sua testimonianza ha ripercorso momenti di quotidianità con gli attuali indagati: orari, luoghi, le persone che avrebbero avuto a che fare con lei, le presunte violenze – siamo ancora nella fase preliminare dell’indagine – gli abusi, a tratti di natura estrema, che una parte della sua famiglia avrebbe commesso nei suoi riguardi.
Fonte Il Vescovado
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