L’alveo interessato è quello dei Camaldoli, che trasporta le acque provenienti dalle zone di Visciano. Ma ci sono anche altre zone dove i canali pluviali sono straripati. Il potenziale rischio di inondazione dei fondi agricoli e di zone abitate investe un territorio gigantesco – sottolinea Coldiretti Campania – ed è totalmente collegato all’assenza di manutenzione.
Molti agricoltori hanno perso tutto il raccolto. Sono stati colpiti principalmente i noccioleti, ma anche produzioni orticole. Nella zona di Nola sono state interessate anche zone abitate. I Regi Lagni sono un reticolo di canali artificiali con un bacino idrografico che si estende per oltre mille chilometri quadrati, attraversando le province di Benevento, Avellino, Caserta e Napoli, toccando 99 Comuni. I Regi Lagni sono frutto di un’opera di canalizzazione e bonifica idraulica realizzata dai Borbone a partire dal XVII secolo per porre fine alle frequenti inondazioni.
I Regi Lagni raccolgono acque piovane e sorgive convogliandole dalla pianura a Nord di Napoli per oltre 56 km da Nola verso Acerra, Brusciano, Pomigliano d’Arco, Afragola, Giugliano e quindi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria, estendendosi lungo 110.000 ettari pianeggianti, dal grande valore agricolo, delimitati a nord-ovest dal litorale domizio e dal bacino del Volturno, a sud-est dall’area casertano-nolana e a sud-ovest dai Campi Flegrei.
La manutenzione e la bonifica dei Regi Lagni – conclude Coldiretti Campania – sono un’emergenza su cui continuiamo a chiedere un intervento deciso da parte degli Enti territoriali competenti e della Regione. Il reticolo idraulico deve tornare ad essere una rete di protezione e di valorizzazione per il territorio e non una bomba ecologica.